"Visto che i lavori per la linea partiranno dall'Aurelia e solo in una seconda fase si arriverà a Termini", ha detto ieri il presidente della Commissione speciale Pnrr
Da TVA a AVT: cambiare il nome del tram Termini-Vaticano-Aurelia, in Aurelia-Vaticano-Termini. È la proposta del presidente della Commissione speciale Pnrr, Giovanni Caudo, sulla la linea tranviaria finanziata dal Pnrr a Roma.
“Credo che da oggi sia necessario cambiare il nome del tram da TVA (Termini – Vaticano – Aurelia) a AVT (Aurelia – Vaticano Termini), visto che i lavori per la linea partiranno dall’Aurelia e solo in una seconda fase si arriverà a Termini”, ha dichiarato Caudo durante la riunione di ieri in seduta congiunta con la Commissione Capitolina Mobilità. Presenti, tra gli altri, l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè, la Commissaria straordinaria del ministero delle Infrastrutture Maria Lucia Conti, il presidente della Commissione capitolina Mobilità Alessandro Zannola, Anna Donati di Roma Servizi per la Mobilità, i rappresentanti delle Associazioni di cittadini Metrovia, Odissea Quotidiana e Roma Ricerca Roma insieme ai tecnici dei diversi Dipartimenti interessati.
I lavori si sono focalizzati sugli investimenti relativi allo sviluppo del trasporto rapido di massa, con l’aggiornamento sullo stato di attuazione sulla Linea Tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio. “Sappiamo come la nuova linea tranviaria AVT consentirà di collegare il nodo di interscambio di Piazza dei Cinquecento – Termini con la zona ovest della città – si legge nella nota di Caudo- , realizzando in questo modo un trasporto di superficie sostenibile e di alta capacità, con sostituzione di diverse linee di autobus, riduzione degli agenti inquinanti e miglioramento degli standard di servizio al pubblico. Un intervento che avrà un impatto notevole e positivo sulla mobilità cittadina lungo un tratto delicato che attraversa Roma e che riconsegna alla città il diritto ad un trasporto pubblico efficace e non inquinante”.
“Nel corso della odierna Commissione sono emersi aspetti determinanti sull’iter dei lavori. Innanzitutto, come ha sottolineato l’Assessore Patanè, è stata evidenziata l’utilità dei 5 incontri del Tavolo di Consultazione che si sono svolti per un mese dal 25 gennaio scorso sul territorio per coordinare le diverse proposte e richieste di chiarimenti da parte di tutti i soggetti cittadini interessati e contribuire, così, in maniera attiva alla redazione del progetto definitivo che si delinea, così, con le modifiche previste dal Tavolo” prosegue Caudo.
“Per quanto riguarda la realizzazione in prima battuta del tratto Giureconsulti-Micara fondi interamente Pnrr, il secondo tratto Micara-Largo Argentina (o Piazza Venezia) i fondi sono ministeriali) la Commissaria straordinaria Conti e l’Assessore Patanè hanno confermato l’avvio dei lavori entro i primi mesi del 2025 da piazza dei Giureconsulti fino al Vaticano e poi, nei primi mesi del 2026, si partirà con la tratta successiva fino a Largo Argentina. L’obiettivo di questa Amministrazione, infatti, è quello di arrivare a fine legislatura con i lavori compiuti sino a Largo Argentina. Il punto di decisione su cui si sta attualmente ragionando è soprattutto su come integrare la nuova rete tranviaria nella rete già esistente con un aggancio a Piazza Risorgimento o Piazza Venezia (quindi con il tram 3 o con l’8). Su via Gregorio VII, in largo Micara si prevede anche la realizzazione di una sorta di deposito/officina per alcuni mezzi” conclude Caudo.