Rendere più agevoli, per le aziende che operano sul territorio, le donazioni ed il recupero di prodotti alimentari, ancora totalmente sicuri da consumare, in favore delle perone più indigenti e “sanare le disequità distributive”. Questo l’obiettivo del protocollo firmato oggi in Campidoglio fra Roma Capitale ed i partner del progetto LIFE-Food.Waste.StandUp, un progetto che si affianca, sul versante della grande distribuzione, alle iniziative già messe in piedi negli scorsi anni.
Sono “cinque milioni le tonnellate di cibo” che vengono sprecate, ogni anno in Italia, ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nella conferenza stampa che ha illustrato l’iniziativa, e l’obiettivo del Comune è “mettere in comunicazione le parti”, la grande distribuzione e non solo, affinchè le “eccedenze alimentari possano essere donate alla città”. Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, ha infatti spiegato che questa collaborazione “apre nuove prospettive nella lotta allo spreco, unendo soggetti pubblici e privati in una partnership virtuosa”.
“L’intesa siglata oggi – ha osservato per parte sua l’assessore allo Sviluppo, Carlo Cafarotti – è espressione di una messa a sistema di risorse pubbliche e private, unite in un ripensamento virtuoso della filiera di produzione, distribuzione, stoccaggio e consumo delle merci”. Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale, ha invece osservato come l’azione di recupero deve essere accompagnata da “una campagna di informazioni ai cittadini e di educazione alimentare. Il 47 per cento dello spreco nasce nell’ambiente domestico, anche inconsapevolmente”. Il progetto vuole far risparmiare cibo per 108 kili pro-capite ogni anno, portando anche a un risparmio per le famiglie calcolato in una somma che va dai 250 ai 450 euro ogni anno.