Roma: Fontana di Trevi su prenotazione, il no dei commercianti

"riduce flussi". L’ipotesi è ancora in fase di studio, mentre si ragiona sull’opzione di un pagamento simbolico di 1 euro per i turisti e un ingresso gratuito per i residenti della Capitale, sulla sponda di altre grandi città italiane ed europee

ROMA PIAZZA FONTANA DI TREVI

Si è aperto in città il dibattito sull’accesso alla Fontana di Trevi su prenotazione. Ma la proposta dell’assessore al Turismo di Roma Alessandro Onorato divide i commercianti che ogni giorno lavorano soprattutto grazie ai flussi turistici della piazza. Al momento, nonostante la conferma del sindaco Roberto Gualtieri sul progetto, il Comune di Roma non ha ancora chiarito le modalità. L’ipotesi è ancora in fase di studio, mentre si ragiona sull’opzione di un pagamento simbolico di 1 euro per i turisti e un ingresso gratuito per i residenti della Capitale, sulla sponda di altre grandi città italiane ed europee. ”

Non sono d’accordo con questa proposta – afferma Lucrezia Barone, titolare di un negozio di caramelle davanti alla Fontana -, penso che possa avere delle ricadute negative sull’attività perché noi lavoriamo di turismo e diminuirebbero le persone che passeggiano davanti al nostro negozio”. Dello stesso parere è anche Alessandro Astrologo, titolare di Angelo Shoe: “I politici fanno le proposte, ma non lavorano qui in piazza. Per conoscerne le esigenze, dovrebbero ascoltarci, il mio parere è contrario”, conclude. “Non faranno niente – prosegue un altro commerciante di piazza Fontana di Trevi – Sono scettico, scommetterei tutto quello che ho, che non succederà nulla e la situazione non cambierà”.

È favorevole alla proposta dell’assessore Onorato, invece, la dottoressa Alessandra Ciotti, responsabile della farmacia Trevi: “Noi siamo assolutamente d’accordo perché in questa maniera riusciranno a contingentare l’ingresso in questa piccola piazza sovraffollata. E soprattutto speriamo che questo piccolo ticket possa essere utilizzato per migliorare i servizi della piazza – per esempio, prosegue Ciotti – potrebbe aiutare a evitare il degrado che in questo momento c’è ed è dovuto alla presenza massiccia di persone in un posto piccolo. Mancano i bagni pubblici, i cestini e se qualcuno sta poco bene, l’intervento e l’arrivo dell’ambulanza è compromesso dalla quantità di turisti presenti, quindi è una questione soprattutto di sicurezza”. L’ingresso contingentato alla Fontana di Trevi piace ad alcuni ristoratori. “Con un ingresso contingentato ci sarebbe meno caos e meno sporcizia”, aggiunge Farina Deliu, responsabile di Pizzeria al taglio by slice. “Specialmente in vista del Giubileo in cui sono previsti tantissimi nuovi arrivi che si aggiungeranno al regolare turismo di massa che Roma già accoglie, un passaggio ordinato in piazza non mi toglierebbe clienti, ma anzi, faccio un discorso sulla qualità perchè potrebbe servire a selezionare la clientela”.

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