Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova, diceva Agatha Christie. E di indizi, la stazione della Linea A di Manzoni ne sta fornendo in grande quantità, tanto da alimentare voci social, sospetti e teorie più o meno campate per aria. Ma andiamo per gradi. Alcuni episodi accaduti negli ultimi mesi possono far dire – senza il rischio di essere smentiti – che la centralissima Manzoni è una delle stazioni meno affidabili di Roma. Ogni pendolare che abbia confidenza con questo importante snodo della Metro A compreso tra San Giovanni e Vittorio Emanuele, infatti, sa che ogni mattina potrebbe accadere qualcosa che la renda indisponibile. In principio sono ci sono stati dei problemi legati all’impianto elettrico (settembre 2022) che hanno reso necessaria la chiusura della stazione fino alle 10,00. Poi è stata la volta dell’autunno 2023, con diversi problemi legati all’accessibilità: spesso, infatti, a Manzoni le scale mobili subiscono stop e tutt’oggi risulta fuori uso l’ascensore. Poi è arrivato il 2024 e in poco più di un mese si sono registrati tre episodi degni di nota. Il 15 gennaio un’infiltrazione d’acqua dovuta a cause esterne ad Atac ha costretto la stazione ad essere chiusa prima delle 6,20 del mattino, con l’utenza arrivata alle 6 che si è trovata di fronte i cancelli chiusi. Non sono mancati nemmeno i vandali, che il 31 gennaio 2024 hanno spinto il pulsante di allarme delle scale mobili facendo scattare l’allarme. Risultato? Interrotta temporaneamente la fermata dei treni e invito a recarsi alla stazione di Piazza Vittorio. Nella mattinata di ieri, poi, c’è stato l’ultimo episodio, segnalato in mattinata da pendolari e blogger:
Sin da subito sono iniziate a circolare le voci più disparate, dai problemi di allagamento (analoghi a quelli di metà gennaio) fino all’immancabile sospetto dell’assenza di personale. Radiocolonna è in grado di ricostruire cos’è accaduto in un’altra mattinata di passione per Manzoni. Pare infatti che stavolta sia stato necessario svolgere degli interventi sugli impianti, il che ha reso necessaria una chiusura, seppur per breve tempo. La stazione prima ha riaperto in uscita, poi – una volta ultimati gli interventi – anche in entrata. Insomma, tre episodi in poco più di due settimane (calcolando quello dei buontemponi delle scale mobili) sono sicuramente un dato che deve far riflettere sulla vulnerabilità di alcune stazioni delle metro romane.