Entro giugno, in concomitanza con la ristrutturazione della Galleria Alberto Sordi di Roma, chiuderà i battenti la libreria Feltrinelli, una delle più grandi d’Italia.
Questa volta, però, non è detto che riapra. Anzi, secondo quanto apprende l’agenzia Dire, la casa editrice potrebbe virare su altre zone della Capitale – come Centocelle o Monteverde – meno costose dal punto di vista degli affitti e con un flusso di persone maggiori. E’ cosa nota che il centro storico di Roma, colpito prima dalla crisi economica e poi da due anni di pandemia, si sta trasformando sempre di più in un centro commerciale di lusso, con l’inevitabile conseguenza che le librerie non riescono ad avere un’identità forte e perdono pubblico.
Non è un caso che la stessa Feltrinelli due anni fa decise di chiudere la libreria International di via Vittorio Emanuele Orlando e quella di via Giovanni Pierluigi da Palestrina, all’angolo con Piazza Cavour. Lo stesso ragionamento fatto dal gruppo Libraccio, che nell’ultimo anno ha ristrutturato e rilanciato in chiave modernariato la storica sede di via Nazionale, aprendo due librerie di quartiere, in via Appia Nuova e in via Chiana.
I lavoratori della Galleria Alberto Sordi, circa una ventina, saranno riassorbiti nelle altre librerie della casa editrice, in attesa delle decisioni sul futuro delle sedi. Certo è che per i lettori romani la chiusura della Galleria Sordi è un altro duro colpo.