La giunta capitolina ha approvato il Piano di fattibilità tecnico economica del masterplan per la riqualificazione di largo Nicolò Cannella, nel Municipio Roma IX. Il progetto – parte del programma “15 progetti 15 Municipi per la Città dei 15 minuti” – prevede di trasformare l’area, circa 11mila metri quadrati complessivi, in un luogo nodale per tutto il quadrante.
“L’obiettivo – si legge in una nota del Campidoglio – è creare uno spazio pubblico unitario a più livelli dove aggregare nuove funzioni, con soluzioni architettoniche capaci di rigenerare completamente questo nodo urbano aumentandone il livello di accessibilità e sicurezza. L’edificio, che oggi ospita, il circolo bocciofilo, il centro sociale, la protezione civile con un presidio una farmacia, il bar, lo sportello anagrafico del Municipio, un caf e una serie di locali chiusi e completamente abbandonati al degrado, verrà riconfigurato senza modifiche sostanziali con un vero e proprio intervento di rigenerazione urbana. Nell’area circostante saranno realizzati i seguenti interventi: la riqualificazione dei marciapiedi e delle connessioni tra l’isolato, il contesto urbano e il parco Campagna; la riconnessione dello spazio pubblico attraverso un intervento di “urbanismo tattico” con l’uso di colori che accompagneranno l’utente indirizzandolo verso i diversi spazi; l’ampliamento degli spazi verdi; l’aumento della superficie di suolo permeabile e di quella destinata a prato con l’introduzione di nuove specie vegetali, sia arboree e sia a portamento arbustivo ed erbaceo. L’importo complessivo di investimento previsto è pari a 1,5 milioni di cui un milione per lavori, e 500mila euro per somme a disposizione”.
“Con questa delibera il numero totale dei Pfte approvati sale a 9 su un totale di 15”. Dichiara nella nota l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. “Il progetto – aggiunge – per la riqualificazione di questo complesso nasce da una grande partecipazione del territorio: è stato, infatti, condiviso con il Municipio, presentato e discusso con i cittadini e i comitati di quartiere. La richiesta era non solo di intervenire sull’edificio ma ampliare la gamma dei servizi offerti, anche attraverso il ripensamento delle funzioni a partire da quelle di pubblica utilità, di supporto sociosanitario, di individuazione di luoghi per lo studio, per la formazione. Con l’approvazione di oggi facciamo, quindi, il primo importante passo in questa direzione”.