Ci sono diversi modi per riqualificare la mobilità nelle periferie in una città complessa come Roma. Gli estremi sono rappresentanti dai prolungamenti delle metropolitane già esistenti – importanti ma costose e con tempi di realizzazione biblici – e l’affidamento su gomma del trasporto periferico a società terze cui Atac affida il servizio. Con risultati non sempre strabilianti.
Ma esiste una terza opzione, indicata da Odissea Quotidiana, che coinvolge un terzo attore, spesso sottovalutato e considerato un retaggio del passato: il tram.
Nell’ambito del progetto Movete Roma, infatti, i blogger hanno immaginato il prolungamento di quattro linee già esistenti o in procinto di essere realizzate: La Tiburtina-Ponte Mammolo come prolungamento della linea del Verano, un prolungamento della linea 14 verso Tor Sapienza e dell’8 verso Via Silvestri e – infine – il prolungamento del 2 in direzione Vigna Clara.
“Per quanto riguarda il prolungamento della tramvia Tiburtina, è opportuno seguire le orme dell’esistente autobus 163, che nasce dalla stazione Tiburtina e segue la via consolare fino a Ponte Mammolo, dove si connette alla tramvia della Togliatti. Il ruolo che svolgerà questa linea sarà di sostituzione in potenziamento dell’autobus esistente e di distribuzione in un quadrante non ottimamente servito dalla metro B – spiega Odissea Quotidiana – Sul tram per Tor Sapienza, parliamo di una proposta pervenuta nel 2017 sul portale del PUMS, ma inspiegabilmente non considerata. Si tratta di un prolungamento di circa 2 km della linea 14 con un breve tratto sotterraneo di mezzo chilometro dentro il quale sorgerà la “stazione d’arte” di viale Giorgio Morandi. Il ramo rappresenta una connessione funzionale alla rete, visto che consentirà l’uscita dei mezzi dal nuovo deposito del Centro Carni. Poi c’è il prolungamento della linea 8. Questo tratto, invece, intende accogliere l’istanza storica dei cittadini del quartiere Bravetta di prolungamento della linea 8 almeno fino in via Silvestri. L’operazione andrebbe, congiuntamente all’attestazione dell’8 a Termini, a sostituire la linea H potenziando il collegamento con un vettore più rapido ed ecologico”.
E infine, last but not least, c’è il capitolo che riguarda il tram 8.
“La linea 2 è nata nel 1990 come metro-tram di collegamento del Flaminio alla linea A. Col prolungamento sul Ponte Duca d’Aosta, il lungotevere, via Flaminia e corso di Francia, il metro-tram assumerà una funzione distributiva per quartieri privi di trasporto pubblico su ferro – concludono i blogger – La doppia corrispondenza con la rete portante ai capolinea, metro A Flaminio e Vigna Clara sull’anello ferroviario, consentirà un migliore accesso della zona di Roma nord al trasporto pubblico”.