Un patto tra i comitati di quartiere di Dragona e quello dei pendolari per chiedere una Roma-Lido più efficiente, trasparente e funzionale alle esigenze dell’utenza. Come racconta a Radiocolonna il presidente del Comitato pendolari della Roma-Lido, Maurizio Messina, è questo uno degli aspetti più importanti emersi dall’assemblea pubblica che ha avuto luogo a Dragona lo scorso fine settimana. Una risposta indiretta anche al silenzio della Ragione Lazio, a cui i pendolari della Roma-Lido e della Roma-Viterbo hanno chiesto tre settimane fa un incontro.
Missiva a cui, ad oggi, nessuno ha risposto.
Molti cittadini, sfidando il freddo e il vento, hanno dedicato una mattinata per discutere dell’attesa fermata di Acilia Sud-Dragona e dei problemi della linea, a testimonianza di come cittadini e residenti abbiano a cuore le sorti della ferrovia ex-concessa che collega Piramide con Ostia.
“I lavori della fermata di Acilia Sud-Dragona sono iniziati dieci anni fa e ancora non si sono conclusi, nonostante le affermazioni non vere della Regione Lazio e di Astral che continuano a sostenere che i lavori si siano conclusi a dicembre 2024 – spiega Messina a Radiocolonna – finché sono presenti gli operai che lavorano, come possiamo ritenere chiusi i cantieri?”.
L’assemblea pubblica è stata anche l’occasione per rievocare altre problematiche storiche della linea, dai 5 anni di stop dal 2017 al 2022 fino a tutte le dilazioni temporali che hanno riguardato le aperture della Roma-Lido.
“È importante anche non pensare erroneamente che, una volta finiti i lavori sulle stazioni, poi avremmo i treni pronti a fermarsi ad Acilia Sud – precisa Messina – a quel punto, infatti, interverrà Ansfisa per i collaudi e una stima ragionevole ci fa dire che nulla di significativo avverrà prima dell’estate prossima”.
Nel mirino dei pendolari c’è anche il contorno della nuova stazione, che il comitato ritiene insoddisfacente.
“La stazione di fatto aprirà senza un parcheggio, a parte una piccolissima area di fronte che contiene sì e no venti automobili e non uno spazio realmente funzionale, attiguo alla stazione e alla rimessa di Atac, come avevamo chiesto noi del comitato. Si tratta di un terreno grande, che era di Atac e che il Comune di Roma ha comprato proprio per fare un parcheggio per la fermata di Acilia Sud-Dragona. Ma finché Comune e Regione non si mettono d’accordo, di questo spazio utilissimo non ci sarà traccia – conclude Messina – per non parlare del ponte ciclopedonale sulla Via Ostiense/Via del Mare, un’opera la cui realizzazione sarebbe stata di pertinenza del Comune di Roma che tuttavia ha ceduto ad Astral l’incombenza. Morale della favola: ci è stato detto che potrebbe essere pronto a fine 2026. Ma sul toto-tempistiche restiamo sempre molto prudenti”.