È una mobilitazione totale quella organizzata dai pendolari di due importanti ferrovie ex concesse della Regione Lazio. Parliamo della Roma-Lido e della Roma-Civita Castellana –Viterbo: storie diverse, tracciati agli antipodi – una va verso sud, l’altra verso nord – ma unite nel disagio che migliaia di pendolari sono costretti a subire da anni. Così, in questo piovoso autunno romano, dotati di buona volontà, di rabbia e di energia, i pendolari di queste due linee – coordinati dai rispettivi comitati – hanno deciso una controffensiva mediatica e “di piazza” rilevante. In origine il D-Day sarebbe dovuto essere il 30 novembre: in quella data, gli agguerriti pendolari si erano dati appuntamento sotto la sede romana di Cotral in via Alimena, ma il 29 l’azienda ha comunicato ai propri dipendenti che la sede sarebbe rimasta chiusa “per effettuare una verifica straordinaria e inderogabile della sede”. Sit-in rimandato dunque.
Due giorni fa, invece, i pendolari della Roma-Lido hanno fatto una manifestazione in Campidoglio (sotto la pioggia battente), per ribadire i problemi della linea nonostante un passaggio di gestione da Atac a Cotral-Astral che, dicono i pendolari, non avrebbe affatto migliorato la situazione:
La protesta è stata sostenuta da diversi esponenti dell’opposizione calendiana, tra cui spicca Andrea Bozzi, giornalista e capogruppo di Azione nel Municipio X di Ostia:
Alcuni utenti in rete ribattono ai pendolari che, tuttavia, la ferrovia Roma-Lido è di proprietà e competenza della Regione Lazio e non di Roma Capitale e che bisognerebbe attendere la fine dei lavori in corso per chiedere un servizio regolare.
Finita qui? Neanche per sogno. I pendolari uniti, infatti, si ritroveranno sotto la sede di Cotral martedì 6 dicembre per ribadire quello che avrebbero voluto esprimere il 30 novembre: rabbia per l’attuale situazione e richiesta di risposte alla Regione Lazio e ai nuovi gestori su punti cruciali che riguardano le due linee, da anni al centro delle cronache locali per problemi, disagi e disservizi.