Anni di “inqualificabile peggioramento del servizio” che ha portato “al disastro” per la linea che collega Piramide con Ostia. È durissimo e senza appello il commento sulla Roma-Lido presente nel Rapporto Pendolaria 2024, il dossier attraverso cui Legambiente valuta lo stato delle ferrovie locali italiane. Settanta pagine fitte di cifre e di osservazioni comprese quelle sulle ex-concesse ora gestita da Astral e da Cotral, Roma-Viterbo e – per l’appunto – Roma-Lido.
“È oltre un decennio che si assiste ad un costante peggioramento per la vita dei pendolari. Sulla linea che è potenzialmente la più frequentata tratta ferroviaria d’Italia, continuano invece i salti di corsa, gli stop al servizio e il degrado, come alla stazione Tor di Valle, un cantiere fermo da molti anni, mentre si attende l’apertura della stazione Acilia Sud, prevista per l’anno in corso, ed è a rischio la realizzazione della stazione Torrino-Mezzocammino, il cui progetto iniziale inserito nel PRG di Roma prevedeva la realizzazione in un punto in curva, aspetto espressamente vietato dalle leggi nazionali. Numerosi i casi in cui ad una già assurda tabella di frequenze, con treni ogni 23 minuti, si sono aggiunti ritardi spesso non comunicati che hanno portato l’attesa a 30 minuti reali” spiega Legambiente.
Radiocolonna ha interpellato il Comitato pendolari Roma-Lido, da anni in trincea per difendere le istanze della linea e per denunciare disagi e inefficienze.
“Non siamo affatto sorpresi del report di Pendolaria sulla Roma-Lido, che abbiamo contribuito a realizzare attraverso i nostri monitoraggi e dati. Il dossier fotografa benissimo lo sfascio dei trasporti a Roma e nel Lazio. Non si salva nessuno: né Atac, né Cotral e Astral e neppure Trenitalia– spiega a Radiocolonna Maurizio Messina, presidente del comitato pendolari – 1590 corse soppresse da maggio a dicembre 2023, con il 42% dei treni in ritardo. Cotral offre 104 corse quotidiane mentre la tanto vituperata Atac faceva 178 corse al giorno, il che ci può far dire che era quasi meglio Atac dell’attuale gestione. Questi sono numeri incontrovertibili, che vanno al di là di qualsiasi valutazione”.
Messina, poi, polemizza con l’assessore alla mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patané, che nei consessi pubblici esprimerebbe un ottimismo che non avrebbe poi un riscontro nella realtà.
“L’assessore mostra sempre un grande ottimismo nelle commissioni e nei convegni, spiega che ci sono tanti soldi a disposizione ma non dice quale sarà la sorte della mobilità capitolina nell’Anno Santo – conclude Messina – Regione Lazio e Comune di Roma dovrebbero rimettere al centro dell’agenda il trasporto pubblico locale, evitando le fanfare e concentrandosi sulle esigenze dei cittadini”.