Dalla Cassia al lungotevere è tutto un cratere. E così per non farsi male bisogna lavorare di manubrio
Immaginate di guidare come se si stesse facendo lo slalom speciale di coppa del mondo di sci. Succede a Roma, dove le ultime piogge hanno aperto voragini su voragine sulle strade. C’è un tratto della via Cassia, tra piazza Giochi Delfici e Viale Cortina d’Ampezzo, dove i crateri sono cinque in un tratto di 50 metri. E tutti profondi. E non è tutto. Come si vede nella foto di Radiocolonna.it, sul lungotevere Cadorna, verso Prati, ci sono buche che sembrano crateri di bomba.
Non stupisce dunque che siano triplicati in appena due anni gli interventi dei vigili urbani per buche e voragini. Se nel 2016 i caschi bianchi della Capitale erano stati chiamati 8.032 volte per verificare, segnalare e, spesso, piantonare, il manto stradale dissestato della città, nei dodici mesi appena trascorsi, gli interventi sono balzati a ben 22.940, quasi quante le rilevazioni effettuate con autovelox e street-control (23.105). Cifra a cui vanno sommati quelli per 635 pedoni caduti, prevalentemente a causa degli insidiosi crateri o avvallamenti sui marciapiedi. A rilevarlo sono i dati raccolti dal Supl, il Sindacato unitario di polizia locale, e gestiti dalla Centrali operativa Lupa e da quelle dei singoli Ggruppi territoriali.