Il funzionamento è quello classico delle applicazioni per smartphone: su un barra è possibile digitare la linea, l’indirizzo o la fermata di proprio interesse e – grazie al gps – si vedono gli arrivi nelle fermate che sono vicine al nostro telefonino. E fin qui nulla di strano nel funzionamento di Roma Mobilità, una delle varie app per il traporto pubblico capitolino, quella sviluppata da Roma Servizi per la Moblità, l’azienda che – come si legge da sito – “svolge attività strategiche di pianificazione, supervisione, coordinamento e controllo della mobilità pubblica e privata e gestisce attività di progettazione, sviluppo, realizzazione e gestione dei servizi di mobilità e di supporto alla comunicazione di Roma Capitale e delle aziende partecipate”.
Il problema di quest’ app, in estrema sintesi, è che spesso non funziona correttamente e non riesce a dare informazioni corrette e precise all’utenza. Alcuni utenti del tpl capitolino hanno segnalato su Twitter la propria esperienza negativa con l’applicazione. Così racconta Ugo Quinzi sui sociali:
Tra le risposte al tweet la più significativa è certamente quella del profilo officiale su Twitter di Atac, che in sintesi segnala che l’app ufficiale della municipalizzata è un’altra, che i problemi di altre applicazioni non sono da imputare a loro e che è tramite “Viaggiaconatac” che è possibile avere informazioni attendibili:
Il problema è che Roma Mobilità è un app che non è stata creata da un oscuro sviluppatore, ma da una società strumentale partecipata al 100% da Roma Capitale e che quindi ha in sé una riconoscibilità e un’autorevolezza di fronte all’utente che decida di ricercare informazioni sulla mobilità attraverso il proprio smartphone.
I problemi dell’app Roma Mobilità sono stati colti da una platea piuttosto vasta, se si vedono le recensioni presenti sul Play Store di Google (l’app da cui si scaricano le altre app per i sistemi Android): oltre 100mila download, un voto medio di 1,8 su un massimo di 5 e commenti quasi unanimemente negativi: