Traffico insostenibile, doppie file selvagge nelle vie limitrofe e un intero quadrante della città in scacco dai primi di gennaio, quando sono iniziati gli interventi: sui social corre la protesta di chi vive o lavora lungo il tratto più centrale della Nomentana, dove è in corso un massiccio intervento di potatura dei grandi platani. E più d’uno critica direttamente il Campidoglio per la lunghezza dei lavori e il loro impatto sulla vita quotidiana.
“Comprendo il disagio, legato soprattutto alle ripercussioni sulla viabilità – commenta l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi – un po’ meno le critiche tout court all’Amministrazione, che ha deciso dopo circa 20 anni dall’ultima volta di intervenire per la cura di questi alberi monumentali, la cui salute era potenzialmente a rischio. Abbiamo chiesto alla Polizia Locale – ha aggiunto – di intensificare le attività di controllo sulla viabilità e di provvedere alla tempestiva riapertura delle strade non più interessate dai lavori, compatibilmente con le esigenze generali della circolazione. Sappiamo di aver chiesto ai cittadini un grande sacrificio, ma la salute dei nostri alberi e l’esigenza di mettere in sicurezza un’arteria così importante lo richiedeva, a beneficio di chi vive e opera in quei quartieri”.
“Nel caso di platani come quelli di via Nomentana – spiega ancora Alfonsi – il periodo più indicato per intervenire in funzione della temperatura ambientale è gennaio-febbraio, quando sono minori i rischi di attacco alle piante da parte di funghi o altri patogeni. Si tratta di un intervento di dimensioni importanti: circa 600 alberi su 4 chilometri di strada. Data l’altezza delle piante, anche 30 metri, le chiusure temporanee delle strade interessate erano l’unica soluzione possibile a salvaguardia della sicurezza degli operatori e dei cittadini. Un intervento che è stato accuratamente pianificato, attraverso lo svolgimento di più di una conferenza di servizi per il coordinamento degli interventi per ciascuna delle quattro fasi in cui è stato suddiviso, alle quali hanno partecipato attivamente il Municipio, Atac per quanto concerne le deviazioni delle linee di trasporto pubblico e la Polizia Locale per gli interventi di chiusura delle strade, controllo del traffico assistenza ai cantieri. Il tempo che si stimava sarebbe stato necessario per le operazioni di potatura per ciascuna tratta, circa tre settimane – sottolinea Alfonsi – è stato rispettato. Ci sono attualmente al lavoro ogni giorno tre squadre operative. Oggi siamo in fase di chiusura della terza tratta, da Corso Trieste a Viale XXI Aprile, che è anche quella più complessa perché più lunga e con 4 filari paralleli, oltre che dal punto di vista della viabilità. Questa si concluderà a fine mese salvo interruzioni dovute al maltempo – conclude l’assessora – per poi iniziare con la quarta e ultima tratta da Viale XXI Aprile a Batteria Nomentana”.