Un progetto di riqualificazione per restituire a 360 gradi ai romani e turisti Villa Aldobrandini e questo grazie ai fondi di Roma Capitale, ben 2,7 milioni di euro. L’ok è arrivato dalla Giunta capitolina su delibera presentata dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi con la quale il Dipartimento Tutela Ambientale, con l’affidamento a Zetema di alcuni servizi relativi alla gestione e manutenzione della Villa. Saranno ripristinati gli accessi, la riqualificazione del patrimonio vegetazionale e la ricostituzione dell’assetto originale del giardino storico. La prima fase degli interventi, in stato avanzato di realizzazione prevede: per quanto riguarda la Loggia cinquecentesca, sarà ripristinato e ampliato l’accesso da via Panisperna e realizzato un ascensore. Nel cosiddetto padiglione B, posto tra Via Nazionale e Largo Magnanapoli, verrà realizzato un ingresso ed effettuati interventi di completa ristrutturazione degli spazi interni con la realizzazione di due piani, una scala e un ascensore anche per persone con difficoltà motorie. Al piano terra e al piano superiore, che affaccia sul giardino interno, è previsto l’allestimento di una coffee-house e di spazi lettura. Nel parco interno sono previsti interventi di completa riqualificazione del patrimonio e saranno sistemati i viali interni e le bordature, restaurate le aiuole e rigenerate le superfici a prato. Verrà rinnovato, inoltre, l’impianto di irrigazione e il sistema dei serbatoi di accumulo delle acque. “Con questa delibera vogliamo rendere, già da ora, nella fase in cui è in fase avanzata il primo stralcio di interventi di restauro funzionale, ristrutturazione e riqualificazione vegetazionale di una villa di grande pregio storico e architettonico per lungo tempo rimasta non fruibile dalla città, rendiamo possibile l’affidamento a Zètema dei servizi di gestione e manutenzione con l’obiettivo di renderli efficienti e convenienti per l’amministrazione” spiega l’assessora Alfonsi.
In particolare, sarà affidato a Zètema il servizio di vigilanza della villa, le attività di cura del verde, esclusi quelli nell’area archeologica in capo alla Sovrintendenza capitolina, come lo sfalcio delle aiuole, il diserbo e lo spazzamento dei viali e delle scale, la pulizia e lo svuotamento dei cestini. A questi servizi si aggiunge la futura gestione della coffee house, con un affidamento che Zètema effettuerà attraverso un bando, che è in corso di realizzazione nel padiglione B della villa nell’ambito degli interventi previsti dal progetto di ristrutturazione architettonica e riqualificazione del patrimonio vegetazionale. Il finanziamento previsto dal Dipartimento Tutela Ambientale per la copertura dei costi di gestione richiesti a Zétema è di circa 400 mila euro per le annualità 2024-25, che sarà ridotto in proporzione al valore degli incassi derivanti dalla futura gestione della coffee house.