Roma, nuovo regolamento taxi ed NCC. Aloisi: un errore ispirarsi a quello di Raggi

I noleggiatori critici con il nuovo regolamento. Tra gli elementi positivi, il giro di vite contro tassisti ed NCC disonesti

C’è un sistema sanzionatorio definito dall’assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patané “più efficace, incisivo e puntuale” rispetto al passato. Motivo? Per assistere alla sospensione della licenza taxi non servirà un cumulo di sanzioni ma una sola. C’è la piattaforma web attraverso cui il Comune di Roma può definire i turni delle auto bianche in modo che si incroci la domanda e l’offerta e non si assista più alle scene presenti sempre più spesso in aeroporti e stazioni ferroviarie: fine interminabili di utenti che aspettano taxi che, viceversa, non ci sono. Presente anche un iter diverso per la trasferibilità della licenza di un tassista deceduto agli eredi: non più 6 mesi ma 24 mesi, secondo Roberto Baldetti – presidente della commissione consultiva per gli autoservizi pubblici non di linea del Comune di Roma – ci vogliono tempi meno stretti per intestarsi la licenza, prendere i requisiti, sostenere l’esame alla motorizzazione.

Alle 12,00 di oggi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il suo assessore ai trasporti Eugenio Patané e il presidente della commissione mobilità Giovanni Zannola presenteranno alla stampa il nuovo regolamento taxi. Ma c’è l’altra faccia del trasporto pubblico non di linea, quella degli NCC, che non sta a guardare. A Radiocolonna Giulio Aloisi – dirigente Anitrav-NCC – ha deciso di dare il proprio punto di vista su un regolamento che riguarda anche il noleggio con conducente. Sul quale, annuncia, ci sarà una battaglia legale.

“Tra i fatti positivi del regolamento c’è un giro di vite significativo contro tassisti e noleggiatori che lavorano in maniera non decorosa, ovvero chi tratta i clienti in modo indecente e chi fa pagare le corse più del dovuto. Quest’ultima dinamica, nel mondo delle auto bianche, è tutt’altro che infrequente – spiega Giulio Aloisi a Radiocolonna – ora passiamo agli aspetti negativi. L’attuale amministrazione ha ripreso un regolamento comunale della giunta Raggi che determinava grandi restrizioni per gli NCC al di fuori della provincia, attraverso paletti che talvolta hanno assunto la forma di vere e proprie vessazioni. La vera questione, sempre poco sottolineata, è che a Roma non vengono emessi nuovi titoli autorizzativi NCC da quarant’anni. Questo ha fatto sì che gli imprenditori romani andassero comprensibilmente a reperire questi titoli, in maniera lecita, in altri comuni. La Raggi, pressata dai tassisti, ha deliberato un regolamento del tutto ingiusto, a mio avviso illegittimo e coercitivo”.

Poi, il dirigente di Anitrav spiega il ruolo che potrebbe avere il TAR nella questione del nuovo regolamento.

“La storia del regolamento era stata al centro dell’attenzione anche delle amministrazioni precedenti a quella grillina e il Tribunale amministrativo più volte s’è espresso contro questa visione comunale che potremmo definire anti-NCC. Anche questa volta abbiamo attivato il TAR, impugnando le parti del regolamento che ricalcano quelle deliberate da Virginia Raggi e alle quali nemmeno l’attuale amministrazione dem s’è sottratta, probabilmente per pressione degli stessi tassisti. I primi di giugno ci sarà l’udienza e vedremo cosa dirà il tribunale”.

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