Non si placano le polemiche attorno al bando per i nuovi 1000 taxi della Capitale. Ormai chiusi i termini per presentare la domanda, il 21 ottobre oltre 4000 aspiranti ambiranno ad aggiudicarsi una delle mille licenze che doteranno Roma di una maggior offerta di trasporto pubblico non di linea. Ma le polemiche – o meglio, i ricorsi – rischiano di vanificare la corsa contro il tempo del Campidoglio per rilasciare nuovi titoli prima del Giubileo del 2025, anno in cui si prevede un passaggio in città di circa 35 milioni di persone. Se da un lato c’è la l’azione legale amministrativa di chi, come 400 sostituti alla guida, protesta contro l’onerosità delle nuove licenze, dall’altro c’è la contrarietà di una parte degli storici concorrenti dei tassisti: i noleggiatori con conducente.
“Abbiamo fatto una denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato perché al bando per i taxi hanno partecipato solo coloro che avevano l’iscrizione al ruolo su Roma. E su nostra precisa interrogazione, in merito a questo punto, il Ministero dei Trasporti ha detto chiaramente che il ruolo è nazionale, non provinciale né regionale – spiega Giulio Aloisi, dirigente di Anitrav, a Radiocolonna – sgomberiamo il campo da equivoci: non stiamo affrontando il tema del bando taxi per polemizzare con il mondo dei tassisti, ma perché vogliamo che in vista del bando per NCC il Comune di Roma faccia le cose per bene”.
L’obiettivo dunque è quello di lanciare un segnale al Campidoglio per un bando per i titoli autorizzativi per il noleggio con conducente che i noleggiatori (e gli aspiranti tali) auspicano avvenga il prima possibile.
“Il Giubileo del 2025 è alle porte e Roma non può permettersi in alcun modo di avere così poche macchine del trasporto pubblico non di linea ad affrontare una mole ingente di turisti e pellegrini – conclude Aloisi – se l’AGCM, come noi crediamo, ci darà ragione, il Comune di Roma non avrà più alibi. Se poi dovesse continuare a far partecipare solo chi ha l’iscrizione al ruolo su Roma, il Campidoglio sappia che i ricorsi potrebbero bloccare un bando decisivo per la mobilità della Capitale. Mobilità che in questi anni è stata salvata anche dalle auto di tanti noleggiatori privi dell’iscrizione capitolina che oltre ad essere danneggiati verrebbero così anche beffati”.