Roma si legge: la criminalità organizzata ad Anzio e Nettuno – PODCAST

Nel III Municipio posti finiti al liceo scientifico, oltre 200 esuberi, petizione per trovare le aule  

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).
Le mani della ndrangheta sul litorale laziale

Si torna a parlare con grande rilievo di criminalità organizzata nel Lazio, dalla prima del Messaggero “Anzio e Nettuno in mano alle cosche: ipotesi scioglimento. Voti in cambio di concessioni: il sistema era collaudato. Al vaglio del prefetto Piantedosi i legami ‘ndrine-politica. Adesso per i due comuni del litorale sud si paventa l’ipotesi scioglimento. Un déjà-vu per Nettuno che aveva già vissuto il commissariamento nel 2005″. Il Corriere punta su “12 politici coinvolti, dal primo cittadino Candido De Angelis sino alla lista di consiglieri che secondo la procura antimafia di Roma sarebbero stati eletti con il voto del clan Gallace”. Tra le carte Repubblica ritrova anche anche “un veliero per portare 500 chili di coca da Bogotà ad Anzio”.

Roma candidata a sede dell’Agenzia europea antiriciclaggio

Sulla scelta del sindaco Gualtieri di nominare l’ex Pm Francesco Greco come suo consulente alla legalità il Sole 24 ore sottolinea le parole del sindaco: “Greco ha accettato di coordinare il gruppo di lavoro per sostenere la candidatura di Roma a sede dell’Agenzia europea antiriciclaggio”.

Il commento di Dacia Maraini sulla vicenda del liceo Righi

Sulla vicenda del ballo in classe a pancia scoperta al liceo Righi interviene oggi in prima pagina Dacia Maraini in un editoriale dal titolo “Ballo e ombelico, no ai moralismi ma attenti alle false libertà”. La scrittrice nota per il suo impegno per la parità di genere afferma che “gli spazi in cui ci muoviamo hanno una loro identità simbolica che non si può trascurare. Non si va in chiesa in costume da bagno, non si va a teatro in tuta da ginnastica, non si va in Parlamento in calzoncini corti e infradito, così come non si dovrebbe andare a scuola come si va in discoteca. Ogni luogo ha la sua sacralità da rispettare e la scuola più di altri va onorata, proprio perché da decenni è stata dissacrata, e va riportata alla sua dignità di centro comunitario del pensiero, della conoscenza e della democrazia”.

Licei pieni nel III Municipio

Riprendiamo dal Messaggero che con “l’intesa governo-Campidoglio arrivano 500 milioni per le scuole”. E magari troverà soluzione anche quel gran problema – che ieri ha meritato solo un un trafiletto sul Corriere – che ha riportato la comunicazione fatta dalla preside del liceo scientifico Nomentano ai genitori che hanno iscritto i figli alla prima classe per l’anno prossimo ma sono risultati in esubero: “Sono rimasti esclusi 213 ragazzi, denuncia la madre di un’alunna di terza media. Al completo anche gli istituti tra i vicini quartieri di Talenti e Montesacro e suggerimento della preside: i licei scientifici del terzo municipio son tutti pieni, meglio cambiare indirizzo”. Oggi Leggo da molto più spazio al fatto e apre “Overbooking di iscritti. Al Nomentano 210 liceali in più, petizione per trovare le aule. A corto di spazi nella zona anche il Giordano Bruno, l’Archimede-Pacinotti che lascia fuori altri 50 studenti”.

Djokovic “se vorrà giocare agli internazionali di tennis di Roma potrà farlo”: bufera su Valentina Vezzali

Per Repubblica sui social sono tante le reazioni indignate dopo le parole di Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport, che ha detto: Djokovic “se vorrà giocare agli internazionali di tennis di Roma potrà farlo”. L’apertura al tennista numero 1 al mondo, non ammesso agli Australian Open e deciso a non vaccinarsi, fa arrabbiare molti italiani. Tuttavia per gli sport individuali all’aperto non serve il green pass rafforzato, dunque Djokovic può venire anche se non potrà accedere a ristoranti e soggiornare in alberghi. Va anche detto che il fuoriclasse sarebbe in possesso del green Pass in quanto guarito dal Covid, contratto a dicembre. La sottosegretaria allo Sport ha poi sottolineato che “il 31 marzo dovrebbe finire lo stato d’emergenza e la situazione, con le regole, potrebbe ulteriormente cambiare”.

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