Primo atto ripulire la città
Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).
La vittoria di Roberto Gualtieri è stata chiarissima, il centrosinistra torna a governare Roma dopo l’esperienza Cinque Stelle, di cui non è rimasta traccia e lo fa in una tornata elettorale che ha fatto segnare il record negativo di affluenza alle urne, mai così pochi a votare da quando esiste la legge elettorale maggioritaria per le comunali.
Onda centrosinistra sull’Italia
L’Italia del centrosinistra – come titola la Repubblica – è quella delle grandi città ed è anche quella come scrive Pagnoncelli sul Corriere dove “i cittadini sono diventati spettatori e non protagonisti della vita democratica. E un sindaco eletto da una stretta minoranza – continua Pagnoncelli – avrà vita dura nel guidare la città”. Un altro elemento per giustificare le “vene dei polsi che tremano”, come ha detto a caldo ieri Roberto Gualtieri rispetto all’impegno che lo attende. Il comizio per festeggiare la vittoria è stato allestito in piazza Santi Apostoli, un luogo che il Pd non frequentava più dai tempi dell’Ulivo e che può sembrare un segnale per il futuro, con grande voglia di tornare al proporzionale come scrive il Foglio.
Il secchione rassicurante
Tra le tante analisi del voto Mattia Feltri sulla Stampa su chi ha perso: “Oggi c’è un pezzo di destra a cui questa destra fa ribrezzo e preferisce votare a sinistra o rimanersene a casa”. Ancora note sul vincitore, c’è chi ha sottolineato la sua provenienza da Porta Metronia prima di trasferirsi a Monteverde, il liceo al Visconti, come Roma Today e nel ritratto di Goffredo Buccini sul Corriere il nuovo sindaco viene definito “l’uomo senza eccentricità. Tanto normale da sembrare talvolta invisibile. Sono un secchione orgoglioso, ha detto una volta, i romani hanno cercato un po’ di rassicurazione stufi di marziani e gladiatori”.
I primi 100 giorni di Gualtieri sindaco
Dal Messaggero le ipotesi sui suoi primi passi in Campidoglio: “Subito pulizia straordinaria, spazzini in strada e via i vertici di Ama”, del resto lo ha sempre detto che nei primi 100 giorni punterà a ripulire la città. E poi ipotesi giunta: “Melandri alla Cultura, l’arrivo dei tecnici: un dirigente del Mef al Bilancio e per l’Urbanistica il Professore della Sapienza Laura Ricci. Vicesindaco in pole il nome di Francesca Bria, già Chief Technology Officer di Barcellona con la sindaca Ada Colau”. Nel totonomi il Corriere individua anche Beatrice Lorenzin, ex ministro con il centrodestra si è poi via via accreditata nel centrosinistra sino ad ottenere un ruolo di primo piano nella campagna di Gualtieri, ha presieduto il comitato elettorale e ha persino sostituito il neosindaco in alcuni dibattiti quando era impegnato altrove. Tra i nomi anche Alessandro Onorato, politico imprenditore, passato dal Pd all’Udc e poi con Marchini prima dell’ultimo approdo.
I Municipi
I Municipi: 14 saranno governati dal centrosinistra e uno dal centrodestra il sesto. “Lo tsunami rosso ha travolto la capitale – titola il Tempo – Torbellamonaca fortino a destra”, vincono agevolmente Bonaccorsi nel primo e Del Bello nel secondo, la vittoria numericamente più netta è quella di Ciaccheri all’ottavo municipio con il 70 per cento. Nel decimo municipio Mario Falconi ha prevalso dopo un testa a testa con la candidata della Lega Monica Picca che era data per favorita. Ed infine mettiamoci anche i comuni dell’hinterland, dal messaggero: “A Frascati e Bracciano vittorie del centrosinistra. Cade un’altra roccaforte 5 stelle, Marino passa al centrodestra.