Nanni: La fontana della Barcaccia e i 135 gradini di Trinità dei Monti non sono al sicuro minacciata da ultras e turisti vandali
La fontana della Barcaccia e i 135 gradini di Trinita’ dei Monti non sono al sicuro, ma un cancello nel luogo piu’ iconico del mondo non puo’ essere la soluzione. Se ne e’ discusso oggi in commissione Giubileo su sollecitazione del Presidente Dario Nanni che ha chiesto al sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce, come poter tutelare Trinita’ dei Monti dai turisti vandali.
No a cancellate o inferriate per proteggere Trinità dei Monti dai danneggiamenti. E’ l’opinione espressa dal soprintendente ai Beni Culturale di Roma Capitale Claudio Parisi Presicce in audizione in commissione Giubileo. “Io sono dell’idea, esprimo un parere da studioso – ha detto – che qualsiasi elemento di sottrazione della scalinata alla fruizione piena possa essere un danno. E’ molto più importante per me la sensibilizzazione dei romani e dei turisti piuttosto che la creazione di barriere e cancellate che poi si riducono a essere elementi di cattiva fruizione del monumento stesso”. Il soprintendente ha risposto a una domanda del presidente della commissione Dario Nanni, che gli ricordava un atto votato circa un anno fa col quale si chiedeva una maggiore protezione della scalinata. “Trinità dei Monti – ha argomentato Parisi Presicce – è una questione estremamente delicata, su cui va messa la massima attenzione come è stato fatto dal restauro del 2015. Sono state aumentate le telecamere di videosorveglianza ed è stato stabilito un presidio continuativo della polizia locale che consente di intervenire in tutte le circostanze possibili, durante il giorno. Gli episodi più gravi sono avvenuti di notte. La competenza è un tema, la volontà e l’indirizzo sono un tema diverso – ha specificato – Spetta al sindaco, all’Assemblea e all’assessore dare l’indirizzo sulla base del quale si attivano le procedure. Con l’indirizzo noi attiviamo le procedure necessarie d’intesa con la Soprintendenza di Stato. Bisogna contemperare due aspetti – ha spiegato ancora – Da un lato c’è la prevenzione da ulteriori danneggiamenti, e una semibarriera all’apice della scalinata può essere una delle soluzioni. Ma d’altro canto è necessario conservare l’integrità visiva e funzionale della scalinata che dal 1725 raccorda i due livelli del Pincio e della piazza sottostante”. “Noi – ha replicato Nanni – non abbiamo parlato di cancellate o inferriate. Mi lascia però basito che non si possa trovare una soluzione, nel rispetto del contesto, che precluda a qualcuno ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti di usare la più bella scalinata del mondo come una pista di rally. Sarà mia cura parlarne col sindaco e con l’assessore”. Al che il soprintendente ha precisato: “Le iniziative di deterrenza a cui lei fa riferimento non riguardano la Soprintendenza: riguardano il dipartimento della Mobilità o il Csimu (la manutenzione urbana, ndr), che hanno competenza sulle strade. Noi potremmo in teoria intervenire dal primo gradino in alto all’ultimo in basso della scalinata. Tutte le altre iniziative vanno oltre le nostre competenze”.
Dal 2019, con il nuovo regolamento di Polizia Locale non ci si puo’ sedere sulla scalinata, ne’ mangiarci e dal 2015 anno del restauro il monumento e’ stato dotato di un capillare sistema di video sorveglianza. Uno degli eventi piu’ gravi che ha colpito il sito Unesco risale proprio al 19 febbraio 2015 quando le tifoserie dalla Roma e del Feyenoord si scontrarono ai piedi della scalinata, causando danni alla fontana del Bernini. Per quell’episodio sei tifosi furono condannati con pene fino ai 4 anni. E’ talmente vivido il ricordo di quel che accadde, che il mese scorso, in occasione del ripetersi del match, fu predisposta la recinzione della fontana.
Da Trinita’ dei Monti sono rotolate giu’ mezzo milione di palline colorate per la protesta futurista di Graziano Cecchini, vi sono scese le modelle piu’ belle del mondo per le sfilate di alta moda e anche per ricordare Gianni Versace a poche settimane dal suo omicidio. Ma non solo. L’anno scorso a venir giu’, anche un ingegnere saudita a bordo della sua Maserati. Che dopo aver concluso la discesa ha pensato bene di tentare anche la risalita fino al Pincio, causando danni alla scalinata. Meno audaci, due turisti che hanno tentato simile impresa con un monopattino a noleggio. Per i due e’ scattata una multa e il daspo urbano. Gesti che hanno portato abrasioni ai marmi, scheggiature ai gradini e migliaia di euro di danni. Ultimamente, c’e’ un’altra ombra a inquietare i monumenti romani: gli eco-attivisti. La Barcaccia e’ stata la prima protagonista delle proteste per il clima con il versamento del carbone vegetale nella Barcaccia, azione che poi e’ stata replicata in altre fontane simbolo del centro storico. Anche se, come piu’ volte spiegato, il carbone vegetale e’ rimovibile con un pronto intervento, il rischio che penetri nella parte porosa del marmo causando danni importanti al patrimonio artistico c’e’ sempre. Insomma, Trinita’ dei Monti resta il luogo ideale per farsi notare, nel bene e nel male.