Categorie: Economia urbana

Roma, stop alle auto ma i bus della Capitale sono tutti ecologici?

Polemiche sul parco mezzi del trasporto pubblico capitolino nel giorno delle domeniche ecologiche

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Roma in questo periodo è troppo inquinata e le centraline registrano costantemente sforamenti dei livelli di guardia del PM10 e del PM2,5. Ma è soprattutto il biossido di azoto a destare preoccupazione, come denuncia Legambiente. No2 – il biossido di azoto per l’appunto – che viene sprigionato soprattutto dai motori diesel.

Per questa ragione, Roma Capitale nella giornata di ieri ha messo uno stop alla circolazione dei veicoli più inquinanti in fascia verde. Nella sola mattinata sono stati controllati oltre quattrocento veicoli e comminate circa trentacinque contravvenzioni.

E fin qui, in apparenza, non ci sarebbe nulla di strano: la città ha valori di inquinamento preoccupanti e si decide di limitare quelle auto che rappresentano un’importante fonte di smog.

Ma osservando più in profondità il sistema-Roma si può notare come le domeniche ecologiche siano palliativi che poco possono fare in una città dove anche i mezzi del servizio pubblico spesso non sono ecologici.

Il blogger Mercurio Viaggiatore – da sempre osservatore attento del tpl capitolino – ha riportato dati di grande interesse: il 68% dei bus sarebbero diesel, di cui l’1% i vecchi diesel Euro3, il 28% bus a metano e ibridi e il 4% invece è rappresentato dai tram elettrici.

Una composizione del parco mezzi che non rappresenterebbe un livello significativo di transizione ecologica.

Anche perché il Campidoglio da anni continua ad acquistare mezzi diesel, come testimonia un pacchetto di mezzi arrivati sulle strade di Roma quando in sindaco era ancora Virginia Raggi del Movimento Cinque Stelle. In quel caso sono arrivati oltre sessanta mezzi a metano annunciati dall’attuale consigliera comunale come “veicoli a metano”, salvo poi rettificare e ammettere l’errore.

 

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