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Roma-Viterbo e Roma-Lido, pendolari contro la Regione Lazio: zero risposte sui problemi delle ferrovie

Fabrizio Bonanni (Roma-Viterbo) a Radiocolonna: fiducia in Ghera e Rocca, ma non crediamo ai miracoli

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“Regione Lazio se ci sei batti un colpo”. È con questa frase incalzante che i pendolari della ferrovia Roma-Lido e della Roma-Civita Castellana-Viterbo sollecitano l’istituzione governata da Francesco Rocca a dare risposte all’utenza. I comitati che riuniscono i pendolari delle due ferrovie ex-concesse – di proprietà regionale – hanno infatti scritto una nota molto dura in cui denunciano le mancate risposte di proprietario e gestori (Astral e Cotral) relative ai tanti problemi delle ferrovie.

“Nonostante annunci a reti unificate di Regione ed Aziende regionali Astral e Cotral, lo stato dell’arte è ancora molto deprecabile e, dopo 25 mesi di governo regionale, non c’è la minima assunzione di responsabilità di ciò: la colpa è sempre di qualcun altro oppure di nessuno, è solo destino cinico e baro. Così, a 2 anni dal cambio gestione in Regione e quasi 3 anni dal cambio del Gestore ATAC, la situazione non è migliorata, come speravamo. Per tale motivo i Comitati pendolari delle due ferrovie hanno scritto alla Regione, nella persona dell’Assessore alla Mobilità, Fabrizio Ghera, e per conoscenza al Presidente Rocca ed alle aziende Astral e Cotral, con un elenco di temi ancora aperti da affrontare e risolvere, chiedendo riscontro scritto ed un incontro. Prima lettera il 27 gennaio e secondo invio il 21 febbraio 2025. Risposte: ZERO” è uno stralcio della nota scritta a quattro mani dai due comitati.

A Radiocolonna, il presidente del Comitato Pendolari Ferrovia Roma-Nord Fabrizio Bonanni ha sostenuto di nutrire comunque fiducia nell’operato dell’assessore e del governatore ma senza credere a miracoli o a dinamiche improbabili.

“Apprezziamo il lavoro di Rocca, Ghera e del suo staff per sbrogliare l’intricatissima matassa legata all’arrivo dei nuovi treni – spiega Bonanni a Radiocolonna – tuttavia noi pendolari siamo votati al realismo e dubitiamo che da settembre possa arrivare un nuovo treno ogni 20 giorni. Alla fine del 2024 abbiamo fatto un sopralluogo a Caserta, dove si trovano le officine che dovranno fabbricare i nuovi treni e abbiamo visto che l’avanzamento dei lavori va a rilento, a livello di prototipi. Quindi crediamo che non arriveranno treni né a settembre, né ad ottobre”.

Nel frattempo, i comitati delle due ferrovie oggi saranno presenti all’incontro in Campidoglio promosso dalla CGIL “Buon viaggio? No, buona fortuna”, occasione in cui verrà presentata la piattaforma che si ripromette di cambiare il trasporto pubblico romano e laziale.

 

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