Non è passata inosservata la novità che la scorsa settimana ha visto come protagonista, suo malgrado, la Roma-Lido. Senza 5 stazioni e con le banchine prese d’assalto dai passeggeri, la linea che collega Roma con il mare ha dovuto far fronte alla carenza di treni e il suo spettro aleggia anche sull’altra grande malata del trasporto su ferro della regione Lazio. Parliamo della Roma-Civitacastellana-Viterbo, una linea di fondamentale importanza per il collegamento tra Roma e la Tuscia che da anni – denunciano i pendolari – subisce tagli di corse, degrado, bus sostitutivi non all’altezza e una tratta extraurbana in costante affanno.
Pendolari che ora temono che le dinamiche della Roma-Lido possano verificarsi anche sulla loro linea, con effetti disastrosi sul servizio.
“Temiamo che la scure di ANSFISA (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali ed Autostradali ndr) stia per agire anche sulla Roma Nord. Il Dipartimento trasporti della Regione Lazio infatti ha scritto ad ATAC per segnalare i problemi ai freni sui convogli più vecchi. Problematiche note da anni, dal 2016 almeno, ma che testimoniamo come spesso debba intervenire un ente terzo per portare alla luce certe questioni – racconta a Radiocolonna Fabrizio Bonanni – le numerose corse soppresse ogni giorno si spiegano anche con la carenza di macchinisti, per via dei corsi di aggiornamento e con qualche problema che riguarda i loro straordinari”.
Bonanni, poi, rivela che l’azione del comitato sta proseguendo anche sul lato giudiziario.
“I nostri avvocati stanno andando avanti nel loro lavoro, interessando con aggiornamenti frequenti il pubblico ministero che ha preso in carico la nostra denuncia alla Procura della Repubblica. I lavori di raddoppio non sono partiti e i primi treni nuovi arriveranno presumibilmente nel 2025, se tutto va bene. Ci arriveremo con il materiale rotabile attuale? Secondo noi servirà un miracolo e probabilmente non ci salverà nemmeno il passaggio a Cotral, previsto per l’1 gennaio 2022. Insomma una tragedia”.
Un altro tema campale del momento storico della Roma-Viterbo riguarda le difficoltà che stanno incontrando gli studenti e le studentesse che ogni mattina si servono della linea per raggiungere il proprio plesso scolastico.
“Come comitato, due settimane fa abbiamo incontrato i sindaci di vari comuni per cercare di sollecitarli a trovare soluzioni immediate per garantire il diritto allo studio di tanti ragazzi. Molti di loro, ormai, non hanno più un collegamento ferroviario stabile con il comune di Monterotondo e con quello di Morlupo, dove si trova l’Istituto superiore Margherita Hack che tanto soffre per i continui ritardi in ingresso e per le uscite dei ragazzi” conclude Bonanni.