Roma-Viterbo, la disavventura di una pendolare accende la polemica. Il comitato: situazione allucinante

Il comitato pendolari a Radiocolonna: abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore Ghera

Ha dell’incredibile la disavventura che è avvenuta a una pendolare che ha provato a prendere la Roma-Civita Castellana-Viterbo di sera, durante un giorno feriale. La storia è stata raccontata nel gruppo Facebook dei pendolari della Roma Nord e vale la pena riportare i passaggi salienti per comprendere l’entità del disagio.

“Questa volta vorrei raccontare a tutti voi una storia. La storia di una ragazza che si ritrova un’ora di sera (dalle 22.13 alle 23.14) ad aspettare al freddo un presunto bus sostitutivo nei pressi di Villa Borghese che non è passato, costringendo quest’ultima a dover prendere l’autobus num 2 fino a piazza Mancini per poi aspettare 30 minuti in tarda serata il 200 per poi infine scendere a Prima Porta a mezzanotte passata e farsela a piedi fino a Montebello per ritornare alla macchina che tra l’altro aveva parcheggiato in mezzo alla strada a causa del parcheggio al completo dalle 8.40 del mattino. Io sono sconcertata. Da dopo le 22 alle 23 dovrebbero passare la bellezza di 4 treni e questo comporta il fatto che ci dovrebbero essere almeno 4 autobus sostitutivi”.

Questa vicenda ha riacceso la polemica sui disagi della linea e ha attivato il Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord che a Radiocolonna esprime tutto il proprio disappunto. Un disappunto per i disagi ma anche per i rischi legati alla sicurezza degli utenti.

“Ciò che è accaduto alla signora è qualcosa di allucinante. Abbiamo chiesto subito chiarimenti a Cotral e ad Astral e anche all’assessorato regionale, che deve prendere provvedimenti – è lo sfogo a Radiocolonna di Fabrizio Bonanni, presidente del comitato – non è possibile che l’utenza venga trattata in questo modo senza motivazioni o preavvisi sui disagi. Astral ha risposto sulla nostra pagina invitando a compilare un modulo per i reclami, ma non basta. Bisogna entrare nell’ordine di idee che tutto ciò è pericoloso per l’incolumità degli utenti. La memoria va certamente alla tragedia avvenuta nel 2007 alla stazione di Tor di Quinto, dove una signora è stata barbaramente uccisa. Hanno messo targhe commemorative ma la signora non c’è più e ieri abbiamo che si verificasse una dinamica analoga. È vergognoso che nel 2024 ci sia una simile gestione dei servizi pubblici”.

Bonanni, poi, si domanda il perché manchino anche quei mezzi – i bus – che devono sostituire i treni mancanti.

“I treni sostituitivi devono essere garantiti in maniera rigorosa e devono partire anche quando sono vuoti – conclude il presidente del comitato – quindi chiediamo all’assessore regionale Ghera il perché non ci fossero in una fascia oraria in cui, viceversa, sarebbero dovuti essere lì”

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014