Roma, Zannola sulla Metro D: premature le stime su tempistiche e fermate

Il presidente della Commissione Mobilità di Roma a Radiocolonna fa chiarezza sul futuro della quarta metropolitana della Capitale

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È il momento delle intenzioni e delle ambizioni, non quello delle certezze. Dove l’intenzione fa riferimento alla volontà dell’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri di realizzare la Metro D di Roma, mentre le notizie emerse negli ultimi giorni sul futuro della linea non rappresenterebbero certezze, ma ipotesi. A dirlo a Radiocolonna è Giovanni Zannola, presidente della commissione capitolina sulla Mobilità ed elemento di spicco della maggioranza guidata da Roberto Gualtieri sul tema del trasporto pubblico. Qualche giorno fa il Messaggero ha pubblicato un corposo approfondimento in cui si delineano le intenzioni del Campidoglio sul futuro della Metro D: un progetto da 9 miliardi di euro che prevederebbe 30 stazioni e altrettanti chilometri di percorrenza, treni da 70 metri con guida automatica, quattro nodi di scambio con le altre linee della metro e tre fermate di connessione con le ferrovie regionali, due parcheggi di scambio e due depositi.

Un valzer frenetico di cifre, tempistiche, luoghi, ipotesi plausibili e improbabili su cui Zannola frena e invita alla calma. Visto che si tratta – forse – del progetto di mobilità più ambizioso e importante che abbia mai riguardato la Capitale.

“L’amministrazione eredita una situazione complessa ma abbiamo rilanciato l’ambizione di dotare Roma della sua quarta linea metropolitana – spiega Zannola a Radiocolonna – C’è un project financing che è stato avviato sulla Metro D ed è stato affidato a Roma Metropolitane il compito di realizzare una project review della linea. Grazie a Roma Metropolitane è in fase di redazione anche un Docfap (Il documento di fattibilità delle alternative progettuali ndr) dove verranno messe nero su bianco delle ipotesi alternative di fattibilità progettuale”.

La situazione quindi, apparirebbe tutt’altro che decisa come emerge da articoli di stampa.

“Ad oggi è prematuro parlare, come ho letto sui quotidiani, di fermate che saranno realizzate e di altre che saranno invece depennate dal progetto finale – prosegue Zannola – Aspettiamo d vedere il Docfap ed è solo a quel punto che avremo modo di verificare l’effettivo tracciato di una linea fondamentale per Roma”.

Sui tempi, infine, il presidente della Commissione Mobilità invita alla calma e alla prudenza, evitando un ‘toto-tempistiche’ che non giova ad una discussione credibile sul tema.

“L’ambizione è quella di vedere circolare il primo treno con tempistiche ‘europee’, ma dire che tra dieci anni ci sarà il primo treno è prematuro e rischia di creare false aspettative” conclude Zannola.

 

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