Duecentocinquanta posti di lavoro a rischio tra Asl Roma 2, Azienda ospedaliera Sant’Andrea e Policlinico Tor Vergata: lo sostengono Fp Cgil, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio che denunciano la “pseudo-riorganizzazione” dei contratti in outsourcing che si abbatterà come un macigno sul sistema sanitario regionale. E promettono battaglia. Con una nota i sindacati confederali del comparto denunciano “la grave situazione che si abbatterà a breve sui lavoratori, sulle famiglie ma in particolar modo sul sistema sanitario.
“Si tratta – spiegano – di lavoratori altamente qualificati, in molti casi in servizio da anni e indispensabili al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, come certificato anche dalle Direzioni strategiche delle aziende all’atto della presentazione del Piano assunzionale 2019/2021, dove sono previsti contingenti ben più numerosi rispetto a quelli attualmente in servizio”. “Sono lavoratori esternalizzati impegnati sia nei servizi di assistenza diretta (infermieri e Oss), che nei servizi di assistenza indiretta, come il trasporto infermi, che ora rischiano di trovarsi senza lavoro: licenziati da aziende che operano già in grave carenza di personale”.
“Un paradosso pericoloso tanto per i lavoratori, quanto per la tenuta del sistema sanitario regionale”, proseguono le federazioni di categoria le quali chiedono subito un intervento della Regione Lazio: ”dobbiamo scongiurare riduzioni immotivate ed ingiustificabili di personale, determinate da disposizioni aziendali come quella già prodotta dalla Asl Roma 2 che prevede una diminuzione del 20%, a partire dal prossimo 1° giugno e che chiediamo venga immediatamente bloccata”. Domani i lavoratori della Coop Nuova Sair, in servizio presso l’Ospedale Pertini, saranno in presidio davanti alla Direzione Generale della Asl Roma 2.