Categorie: Economia urbana

Scuola: a Roma tornano al nido 18mila bambini, strutture in affanno

Insieme ai più piccoli sono tornati a lavoro anche 2.500 educatori del Comune di Roma

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Sono 18 mila i bambini a Roma, dai tre mesi ai tre anni, che da venerdì hanno fatto rientro nelle loro classi. Insieme ai più piccoli sono tornati a lavoro anche 2.500 educatori del Comune di Roma – e un centinaio di personale aggiuntivo dedicato ai bambini con disabilità – distribuiti in 429 asili, 221 dei quali a gestione diretta del Campidoglio. Secondo chi ogni giorno frequenta gli istituti dedicati ai più piccoli, però, “mandare un figlio al nido a Roma negli ultimi anni è diventato impossibile”, racconta Caterina, che lavora come educatrice ed è mamma di due bambini, di 4 mesi e 3 anni, che frequentano l’asilo comunale “Il sole e la luna” in zona Alessandrino.

“Fino a metà mese a scuola non c’è il turno pieno, e i bambini escono alle 14:40 – spiega -. Lo scorso anno, invece, in più di una occasione sono dovuta andare a prendere la bambina alle 14:30 quando l’educatrice della mattina finiva il turno e non avevano personale per tenere le classi. E quest’anno sembra ancora peggio”, aggiunge. Nel frattempo fino a gennaio nei nidi della Capitale le iscrizioni rimarranno aperte, e il numero dei bambini, quindi, potrebbe aumentare. “Dal 23 agosto due educatori in ogni Municipio, quindi circa 30 persone in totale, hanno ricevuto una chiamata da parte del Comune che gli ha comunicato di essere esuberi”, sottolinea Fabiana Rinaldi del sindacato Usb. Ai lavoratori considerati “in eccesso” sono state date 24 ore di tempo per scegliere un istituto in cui essere riallocati, “su una gamma ristretta di scuole – spiega ancora la sindacalista -. Si tratta di tagli a unità fondamentali per la qualità del servizio. Sono educatori ai quali non è stato dato alcun preavviso, e ai genitori non è stata data nessuna comunicazione. Lavorare con meno personale significa non garantire la realizzazione del progetto educativo, l’osservazione necessaria a ogni bambino, oltre alla questione della sicurezza nelle classi”.

Tuttavia, fatta eccezione per una struttura nel Municipio Roma XIV, dove sono in corso lavori di ristrutturazione e dove i bambini sono stati spostati in strutture limitrofe, l’assessorato capitolino alla Scuola rassicura: quest’anno nessun nido chiuderà. Al contrario, sono due le nuove strutture dedicate ai bambini fino ai 3 anni che hanno aperto: una nel Municipio X e una nel VI. Altre due saranno inaugurate nei prossimi mesi. Per quanto riguarda i più grandi, dai 3 anni in poi, invece, bisognerà aspettare venerdì 15 settembre per la riapertura degli istituti. Intanto, prosegue il piano di assunzioni previsto dal Comune per nidi e scuole dell’infanzia, con insegnanti ed educatori che quest’anno potranno trovare una stabilità contrattuale. “Faccio questo lavoro dal 2006 con i nidi in convenzione, e dal 2016 nei nidi comunali, ma fino al 2020 ho avuto contratti giornalieri o di 15 giorni – conclude Caterina -. Dalla pandemia in poi ho avuto contratti annuali. A oggi, però, sto ancora aspettando la chiamata per lavorare, o da giornaliera o con un contratto”.

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