“Il prossimo anno scolastico si aprirà come quello che si è da poco concluso. Soltanto a Roma e provincia sono infatti 6206, tra posti comuni e di sostegno, le cattedre libere che aspettano una nomina. Il trend quindi si consolida: per molti docenti la stabilizzazione resta un miraggio”. Lo dice Saverio Pantuso, segretario della UIL Scuola Rua del Lazio. “Ma se per i docenti l’immissione in ruolo resta un sogno nel cassetto – aggiunge il sindacalista della UIL – per molti studenti e studentesse la continuità didattica, presupposto per garantire il diritto allo studio di alunne e alunni, rischia degli stop ingiustificati”.
“Analizzando nello specifico i numeri delle cattedre vacanti – aggiunge Pantuso – notiamo che nella Capitale sono 285 quelle scoperte nella scuola dell’infanzia, 1152 in quella primaria, 1468 nella scuola media di primo grado e 1592 nella scuola secondaria. Un panorama desolante, completato dai numeri dei posti vacanti degli insegnanti di sostegno: 194 per l’infanzia, 749 per la primaria, 445 per la scula di primo grado e 384 per quella di secondo grado”.
Da anni la UIL Scuola Lazio, si legge in una nota, “segnala la necessità che le operazioni di conferimento delle supplenze seguano un iter diverso, a partire dalla verifica preliminare da parte degli Uffici scolastici di titoli e punteggi dei candidati interessati prima di rendere definitivi gli incarichi”. “Ma da tempo segnaliamo con forza – aggiunge Pantuso – che la stabilizzazione dei precari non è impossibile. Un nostro recente studio ha stimato che ogni precario della scuola italiana potrebbe essere stabilizzato con una somma irrisoria: per ognuno di loro la spesa dello Stato sarebbe infatti di 715 euro”. “Si preferisce invece – conclude il Segretario della UIL scuola Rua – proseguire a far vivere i docenti nel precariato, calpestando diritti e negando un futuro a migliaia di persone. Adesso partirà l’ennesima lotteria dell’algoritmo, che già negli anni passati ha dispensato ingiustizie con assegnazioni e revoche, nomine e stralci: e così a Roma, così come nelle altre province del Lazio, in totale 15 mila posti vacanti saranno assegnati nei prossimi mesi”.