Le Rsa della partecipata capitolina delle farmacie comunali Farmacap, aderenti a Filcams-Cgil, Fisascat-Cidl, UiltuCs-Uil, Usi, hanno dichiarato, con una nota, lo sciopero per l’intera giornata del 27 settembre dalle 1:00 alle 24:00 e una Manifestazione in piazza del Campidoglio dalle 9.00 alle 13.00. “Dall’incontro dello scorso 26 luglio in Campidoglio – scrivono i sindacati in una nota – ‘risultato’ della partecipatissima mobilitazione del 18, è emersa una grave discrepanza tra l’orientamento del Consiglio Comunale, espressosi lo scorso 7 maggio, con l’approvazione all’unanimità della Mozione n.45, che chiede il rilancio effettivo dell’Azienda Speciale, e l’Assessore alle Partecipate, Lemmetti, che pur rispettando il parere del consiglio, “non” vede superata invece la Delibera di Giunta, approvata dallo stesso Consiglio Comunale, lo scorso 28 dicembre, la n.181 del 2018 (quindi precedente alla mozione di maggio), che delineava per Farmacap la possibilità di essere trasformata in altra forma societaria, con l’opzione della società benefit”.
Lo scorso 19 luglio, raccontano ancora le Rsa “il giorno seguente al riuscito presidio al Campidoglio, il Commissario dimissionario (già allora, da oltre 6 mesi), Stefanori, aveva inviato una relazione su Farmacap alla Giunta, nella quale indicava una forte e pericolosa ristrutturazione dell’Azienda (trasformazione in società per azioni e scomparsa del settore sociale). Iniziativa bollata da Lemmetti e Giampaoletti come “iniziativa personale”, quindi non richiesta. Il nostro intervento a riguardo è stato tempestivo, nel chiederne conto alla Giunta. Non sappiamo che effetti avrebbe avuto questa pericolosa comunicazione, se fosse rimasta segreta”. A fine Luglio, continuano i sindacati “è stato pubblicato un bando di selezione generico, con scadenza il 30 settembre 2019, per le diverse aziende di Roma Capitale, dal quale si dovrebbe attingere per selezionare direttamente eventuali componenti del CdA o per la scelta di un nuovo Commissario Straordinario. Un percorso ben poco chiaro e soprattutto con tempi di realizzazione ancor più incerti, con una discussione ancora aperta in Giunta, sulla possibile remunerazione degli incarichi. Permane il Commissariamento dimissionario e la “seconda e consecutiva” Direzione Generale ad interim, assolutamente ingiustificata, con uno stallo pericoloso per la stabilità dell’Azienda ed una situazione di progressivo deterioramento, soprattutto finanziario”.
Dopo la pausa estiva i nodi vengono al pettine, denunciano i sindacati “con un’Azienda alla deriva, senza alcuna progettualità e con un’esposizione finanziaria ai limiti, con seri rischi sulla regolarità dei pagamenti (anche per i ritardi negli accrediti all’Azienda da parte di Roma Capitale e Regione Lazio), mentre condizioni di lavoro sempre più critiche interessano il personale, sempre più sottodimensionato e con maggiori carichi di lavoro e mansioni”. Tutto questo, aggiungono i sindacati “in tempi brevi metterà a rischio i nostri stessi stipendi e la sopravvivenza stessa dei nostri posti di lavoro. Un’Azienda lasciata così morire lentamente, buona da svendersi agli interessi di società di capitali e multinazionali, in barba al servizio pubblico ed alla cittadinanza romana. Purtroppo (o per fortuna), avevamo previsto tutto. Il percorso di mobilitazione avviato da tempo, era ed è necessario a rivendicare le soluzioni necessarie”. “Chiediamo un incontro ed un intervento immediato alla Sindaca Raggi, che metta in sicurezza l’Azienda, il nostro lavoro ed i servizi – concludono -. Non il momento di avere dubbi, è necessario uno slancio di dignità da parte di tutte/i noi, prima che sia troppo tardi”.