Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24 e A25, blocca di propria iniziativa gli aumenti dei pedaggi, di circa il 19%, che sarebbero scattati oggi a mezzanotte.
Lo rende noto la stessa Spa che ha deciso “nonostante l’incomprensibile posizione di Anas”. La società ha deciso di sospendere gli aumenti dei pedaggi approvati dal Governo a fine 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019.
L’intesa per la ‘sterilizzazione’ degli aumenti trovata con il Mit è saltata per opposizione dell’Anas.
“Strada dei Parchi, società concessionaria delle autostrade A24 e A25 – si legge in una nota – nel prendere atto con rammarico delle ingiustificate pretese di Anas, che esige un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale del 2% sulle rate posticipate 2018 e 2019 dovute quale prezzo della concessione, pretese reiterate nonostante gli inviti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti suo controllante, comunica agli utenti che a partire dalla mezzanotte di oggi e fino a quando il Governo non troverà un’adeguata soluzione normativa, ha deciso di sospendere gli aumenti dei pedaggi di A24 e A25 approvati dal Governo alla fine del 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019. Strada dei Parchi si dice fiduciosa che il MIT possa mettere al più presto la Concessionaria di A24 A25 e A25 nella possibilità di sottoscrivere il nuovo ‘Piano economico e finanziario’, in modo da affrontare in via definitiva la questione degli adeguamenti tariffari”.
Strada dei Parchi (SdP) chiarisce in una nota dopo l’annuncio della sospensione dell’aumento dei pedaggi, che “la decisione responsabilmente assunta, in fiduciosa attesa che il Governo trovi una adeguata soluzione normativa”, scatta oggi a mezzanotte ed è valida fino al 28/2/2019. Ritiene “che sia necessario avviare già dal prossimo 7 gennaio un tavolo con ministero e Anas che consenta di risolvere il problema in termini ragionevoli”. SdP è fiduciosa che il Mit “la possa mettere al più presto nella possibilità di sottoscrivere il nuovo piano economico- finanziario, in modo da risolvere in via definitiva la questione degli adeguamenti tariffari, che auspica siano oltremodo contenuti”.