«L’ennesima indagine sulle modalità di affidamento dei lavori di manutenzione stradale ci preoccupa e ci rafforza nel chiedere un deciso cambio di passo sul tema». Così Nicolò Rebecchini, Presidente di Ance Roma – ACER commenta la notizia del rinvio a giudizio per sei funzionari del Campidoglio e due imprenditori.
«Basta con il ripetersi di affidamenti diretti e proroghe per tamponare l’emergenza buche a Roma – afferma Rebecchini – occorre programmazione e transitare definitivamente dalla manutenzione ordinaria a quella straordinaria».
Per il Presidente dei costruttori romani: «La manutenzione straordinaria è una priorità; senza una riqualificazione profonda del manto stradale ci si limiterà sempre e solo a un’inutile attività di riempimento delle buche. Il modello da seguire è quello dell’affidamento congiunto delle due attività – mediante accordo quadro – per cui l’impresa aggiudicataria, una volta fatto l’intervento di manutenzione straordinaria, garantisce anche la manutenzione ordinaria, nei successivi tre, quattro anni».
«Lo strumento contrattuale da utilizzare è quello dell’accordo quadro, che consente la selezione di operatori affidabili, capaci di restituire ai cittadini strade finalmente percorribili e sicure» conclude Rebecchini.