Tari: a Roma un esercito di utenze fantasma. Ama, in 300mila non pagano la tassa dei rifiuti

Il Comune perde 100 milioni di euro all'anno che si sommano agli altri 300 milioni di evasione accertata

Un quarto degli utenti romani è sconosciuto all’Ama: in pratica la municipalizzata raccoglie i loro rifiuti ma non può inviare i bollettini per il pagamento della Tari. A scriverlo è il dorso romano del Messaggero, secondo cui queste utenze fantasma fanno perdere al Comune 100 milioni di euro all’anno sulla tassa dei rifiuti e si sommano agli altri 300 milioni di evasione accertata.

Sulle utenze fantasma, infatti, precisa il quotidiano romano, non ci sono numeri precisi perché l’Ama ha avviato da poco un censimento per recuperare il sommerso, anche incrociando i propri dati con quelli del Comune.

Nel 2018 l’allora sindaca Virginia Raggi annunciò di aver scoperto 100mila “fantasmi”. Ma da Ama spiegano che mettendo in relazione i rifiuti raccolti in città (1,7 milioni di tonnellate all’anno) e il totale di residenti e domiciliati (oltre 3 milioni di persone) e le attività imprenditoriali o commerciali (cir- ca 400mila tra bar, negozi o uffici) le utenze fantasma sono almeno 300mila. Cioè il 20 per cento rispetto al milione e mezzo di famiglie e aziende, alle quali il Comune chiede regolarmente la Tari.

 

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