Nessuna sospensione cautelare della delibera con la quale la Giunta regionale del Lazio ha disposto l'”Aggiornamento del sistema tariffario del servizio Taxi” ai sensi di quanto previsto dal Regolamento Capitolino per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea. L’ha deciso il Tar del Lazio con un’ordinanza con la quale ha respinto una serie di richieste fatte da Unione Sindacale di Base e Usb Lavoro Privato della Regione Lazio.
I giudici, premettendo che “l’eccezione pregiudiziale sollevata dalla difesa di Roma Capitale in ordine alla carenza di legittimazione attiva della Confederazione ricorrente in ragione della non omogeneita’ degli interessi rappresentati appare meritevole di approfondimento” nella fase processuale di merito, hanno ritenuto che in ogni caso “il provvedimento impugnato non ha provveduto ad una revisione in peius delle tariffe applicabili rispetto a quelle attuali ma per lo piu’ ad un aggiornamento in aumento delle stesse seppure non nella misura auspicata dalla parte ricorrente e, pertanto, non appare idoneo allo stato ad arrecare agli operatori interessati un pregiudizio grave ed irreparabile venendo in rilievo un danno di natura meramente economica, come tale pienamente ristorabile in caso di esito favorevole del giudizio di merito”.