Termini: le Ferrovie e il prefetto avviano la ‘’bonifica’’ della stazione

Un piano per potenziare la sorveglianza delle stazioni romane con. 200 agenti speciali. La Prefettura aumenta la vigilanza delle strade adiacenti e chiede maggiore presenza all’Esercito.

Nei giorni scorsi è stato annunciato un piano delle Ferrovie dello Stato per potenziare, con una società ad hoc all’interno della protezione aziendale, la sorveglianza delle stazioni, dei treni, dei siti ferroviari anche in ambito urbano e nel settore del trasporto merci. In particolare 100 addetti alla sicurezza dovranno entrare in servizio entro l’anno a Termini e altri 100 a Tiburtina e nelle altre stazioni della Capitale. In tutta Italia i nuovi agenti saranno 1500, saranno assunti per tre anni,  non saranno armati, ma dotati di radio ricetrasmittenti. 

La decisione delle Ferrovie dello Stato è stata riportata dal ‘’Corriere della Sera’’ pochi giorni dopo lo scioccante accoltellamento alla Stazione Termini della turista israeliana mentre al distributore automatico stava acquistando un biglietto. La notizia ha messo per l’ennesima volta in evidenza la condizione di disagio e insicurezza dello scalo ferroviario più importante del Paese, nonché delle strade adiacenti dove ogni giorno i turisti sono esposti a furti di denaro e cellulari. 

Ora finalmente viene alla luce una nuova strategia delle Ferrovie per proteggere, insieme alle forze dell’ordine, i passeggeri e chi lavora nei negozi della stazione, che sarebbe già all’esame del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Mentre a breve il prefetto di Roma, Bruno Frattasi, dovrebbe potenziare la vigilanza della polizia nelle zone di piazza dei Cinquecento, via Giolitti, via Gioberti, via Marsala e nei giardini Einaudi. Anche l’Esercito dovrebbe raddoppiare la presenza di militari a Termini, attualmente di una sola pattuglia. 

In attesa di verificare se queste iniziative saranno sufficienti a ‘’bonificare’’ la stazione Termini, non si può fare a meno di domandarsi perché finora, nonostante l’escalation del degrado generale e della insicurezza, le Ferrovie dello Stato e la prefettura abbiano tardato così a lungo ad intervenire con ‘’forze’’ più adeguate.  

 

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