Dopo la pulizia della Regione restituito il fiume ai romani. I circoli: «Presto nuove gare». L’assessore Ghera: miglioreremo ancora fruibilità del fiume
Per i canottieri romani il Tevere era diventato un incubo. Non c’erano più le loro corsie di navigazione perché le sponde, ormai nel degrado da anni, avevano reso veramente difficile entrare in acqua senza andare a sbattere. Poi, a peggiorare le cose, anche il delicato stato dell’ambiente, che con i mesi più siccitosi aveva ridotto lo spazio dove poter vogare. Oggi la Regione Lazio ha pigiato l’acceleratore sulla pulizia e ha contribuito alla sistemazione dell’alveo del fiume , restituendo lo spazio ai canottieri e, più in generale, ai romani.
Giuseppe Abbagnale, storico campione olimpico e ora presidente della Federazione italiana di canottaggio, è entusiasta. «Siamo contenti – afferma a ‘’Il Messaggero’’- per l’operazione di pulizia che è stata portata a termine e che bisognava fare da un po’ di tempo. Grazie alla pulizia del Tevere potranno crescere i circoli e avere tutti un fiume più fruibile. Un Tevere pulito è un valore aggiunto per la città».
«Stiamo facendo in questi mesi diversi interventi sul Tevere: abbiamo iniziato a Ponte Milvio e nella zona a Nord della città per poi continuare più a Sud a Ponte Testaccio, dove abbiamo trovato anche muraglioni ormai resi invisibili dalla sporcizia, dagli accampamenti abusivi, dal limo sedimentato – sottolinea a ‘’Il Messaggero’’ l’assessore al Demanio della Regione, Fabrizio Ghera – Nella zona a Nord abbiamo risolto la questione della vegetazione incolta e dei detriti che si erano accumulati già nella piena del 2014 che impedivano una parte della fruibilità dell’alveo fluviale e che mettevano in difficoltà i circoli canottieri della Capitale. Da qui al Giubileo proseguiremo con gli interventi per migliorare la fruibilità del Tevere».