Entro la prossima estate. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Virginia Raggi: “Si tratta di una zona che ad oggi è pulita, libera e decorosa". Tra le iniziative previste: pista ciclabile e ciclo pattuglie della Municipale
Una spiaggia, campi sportivi e percorsi sulla banchina del Tevere all’altezza di Ponte Marconi per la prossima estate. Questo il progetto, che interesserà un’area di 10mila metri quadrati, annunciato stamattina dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel corso della conferenza in Campidoglio ‘Insieme per il Tevere: verso il Contratto di Fiume con l’Ufficio Speciale di Roma Capitale’.
“Il progetto che abbiamo per la prossima estate, su un’area di 10mila metri quadri è quello di restituire la fruibilità della banchina ai romani. Realizzeremo una spiaggia, campi sportivi e percorsi interni per consentire a romani di rivivere un rapporto con il fiume. È un’area in cui ci sono stati già interventi di riqualificazione e pulizia – ha spiegato Raggi – Si tratta di una zona che ad oggi è pulita, libera e decorosa. È un laboratorio di quello che potrà accadere nel momento in cui Roma potrà riappropriarsi delle sponde del Tevere”.
“È un progetto, a cui l’amministrazione lavora da mesi – ha aggiunto – di riqualificazione del Tevere, troppo spesso vissuto dai romani come una ferita che taglia la città, anziché esserepercepito come una parte viva e pulsante della nostra città come avviene in altre città del mondo. Vedere che a Roma non accade:questo è sconfortante. Quindi fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo voluto occuparci del Tevere su cui ci soni tanti soggetti che hanno competenze, tra cui la Regione Lazio e l’autorità di Bacino. Abbiamo unificato questi soggetti per parlare di progetti concreti attraverso l’Ufficio speciale Tevere”.
“Con questo progetto l’Ufficio Tevere – spiega una nota del Campidoglio – ha sperimentato per la prima volta l’iter di richiesta di concessione di un’area golenale demaniale gestita dalla Regione Lazio, nei pressi di Ponte Marconi: per il il momento si tratta du concessioni brevi che si rinnovano di volta in volta, ma è in corso il perfezionamento di una concessione di lunga durata. L’area in questione – prosegue la nota del Campidoglio – era a rischio incendio, colma di rifiuti e vi erano insediamenti abusivi nascosti tra la vegetazione.
“La riqualificazione – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente di Roma, Pinuccia Montanari – ha l’obiettivo di potenziare un altro modello di turismo che sia sostenibile, indirizzato sia ai romani sia a chi viene da fuori”.
“Quello di Ponte Marconi è un progetto eccitante ed estremamente importante per la città – ha spiegato Franco Giampaoletti, direttore generale di Roma Capitale – Dal punto vista normativo il Tevere viene considerato tratto di mare, quindi molti enti hanno competenze su di esso. Non possiamo intervenire sugli aspetti strutturali perché spettano ad altre autorità tranne alcune concessioni che abbiamo, come appunto la zona di Marconi o il Ponte della Musica, oltre alla manutenzione delle piste ciclabili. Tutto il resto dobbiamo progettarlo e costruirlo grazie alla collaborazione con le altre istituzioni, per questo è importante un tavolo tra Comune, Regione, Autorità di bacino, Capitaneria di porto e Comune di Fiumicino, e l’Ufficio speciale Tevere sarà il nostro strumento per formulare e avanzare progetti con gli altri enti”.
Una collaborazione che passa dall’Ufficio speciale Tevere le cui attività hanno riguardato, in questi mesi, la promozione di un tavolo interistituzione per mettere insieme tutti gli enti competenti sulla gestione del Tevere; un monitoraggio puntuale delle delle criticità che interessano il fiume, mediante un app creata allo scopo; la predisposizione di progetti per la sicurezza, il decoro e il presidio delle aree golenali bonificate o sgomberate dagli insediamenti abusivi; il lancio di una cabina di regia che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Fiume con enti e associazioni e la cui prima riunione si terrà in Campidoglio il prossimo 20 dicembre.
In virtù di ciò sul Tevere “abbiamo avviato da tempo un monitoraggio per la riqualificazione delle sponde del fiume – ha aggiunto Montanari -, e in quest’ottica abbuamo realizzato un’app molto importante a disposizione degli enti interessati che ci consente in tempo reale di verificare la presenza di rifiuti e degrado. Questo processo è appena iniziato grazie all’Ufficio speciale Tevere, raccogliamo le segnalazioni per poter intervenire riuscendo a pianificare le nostre azioni: già domani partirà la pulizia e manutenzione di oltre 70 km lungo il Tevere e anche sull’Aniene, oltre a una serie di interventi importantissimi per il contenimento delle specie infestanti con metodi biologici”.
Tra le iniziative in cantiere, il Campidoglio prevede inoltre la creazione di “ciclopattuglie” della Polizia Municipale dedicate al controllo in bici delle sponde. Non esclude l’utilizzo di droni per la vigilanza delle zone più sensibili e di difficile accessibilità. Ancora l’Amministrazione capitolina sta studiando diversi progetti che prevedano l’affidamento delle aree sgomberate ad associazioni, che svolgano attività sportive, sociali, culturali o ricreative e allo stesso tempo garantiscano un presidio del territorio in questione.
Oltre alla zona di Ponte Marconi, già in concessione, sono state individuate altre due aree potenzialmente interessanti per l’amministrazione, in corrispondenza della cloaca Massima e dell’ex Mattatoio comunale di Testaccio.
Infine è in corso l’istruttoria per perfezionare la richiesta di finanziamento per la realizzazione di 12,5 km di pista ciclabile – prosegue la nota del Campidoglio – che consentirà il collegamento fra il percorso esistente e il litorale di Fiumicino. Tale prolungamento consentirà dunque di collegare il centro della città al mare. Venerdì 15 dicembre inizierà inoltre l’attività di pulizia e manutenzione del verde di oltre 70 km di piste ciclabili sul Tevere. Sul fronte dei piani biologici di diserbo e disinfestazione, dal Campidoglio aggiungono che l’Amministrazione sta mettendo a punto piani di diserbo, disinfestazione dalle zanzare e derattizzazione che prevedono l’utilizzo esclusivo di metodi biologici con l’obiettivo di produrre un minore impatto sull’ecosistema del fiume e consentire di conciliare le esigenze di pulizia e decoro con quelle di salvaguardia della biodiversità.