Tiburtina, ecco il progetto di ristrutturazione della stazione dei pullman da 5 milioni

Presentato al Comune di Roma. Previsti 2.800 metri quadri in più

Rivestimento in legno, aumento del verde e degli esercizi commerciali, continuità architettonica con la Città del sole e la stazione Tiburtina. Tibus, la società che gestisce l’autostazione dei pullman a Tiburtina, con 9 milioni di passeggeri all’anno, ha presentato al Comune un progetto di ristrutturazione del terminal da 5 milioni di euro che andrebbe ad aggiungere 2.800 metri quadri ai 7.7000 esistenti.

Lo scrive il Corriere della sera.

«Ma non si tratta soltanto di aumento di cubature — spiega Tullio Tulli, consigliere di Tibus —. L’intervento comprenderà la riqualificazione di tutto il territorio in cui si colloca la stazione con una serie di opere che miglioreranno la fruibilità del terminal e la sicurezza, sia intema che delle zone limitrofe». Tibus gestisce l’hub dei pullman dal 1994 con una concessione scaduta qualche anno fa, attualmente in proroga. «Fu l’assessore Walter Tocci quando era sindaco Ru- telli che decise di creare una stazione dedicata ai bus — ricorda Tulli — perché fino a quel momento si fermavano a piazza Esedra e a Castro Pretorio lasciando la gente in mezzo alla strada senza assistenza e con molti disagi. Adesso la stazione ha bisogno di una ristrutturazione importante anche perché i flussi sono aumentati, soprattutto quelli intemazionali. Già con la giunta Raggi avevamo proposto d’intervenire, ma l’idea fu bocciata e si ipotizzò di spostare il servizio sull’Anagnina: una destinazione per noi incongrua perché avrebbe appesantito di un’altra ora il viaggio dei passeggeri e li avrebbe lasciati in una zona che ha pochi servizi, soprattutto di notte».

Il progetto di Tibus, a firma degli architetti Pellegrini e Giannuzzi con l’architetto Dessi, prevede una nuova viabilità che dovrebbe impattare in misura minore sulle attività del quartiere, poiché l’entrata e l’uscita dei mezzi avverrà solo dalla strada della stazione Tiburtina (lato Verano). Sempre in quest’area, oltre a mantenere il verde esistente, verrà realizzata una fascia alberata fino al confine con il parco dell’Istituto ittiogenico che fungerà da filtro verde per il contenimento del carico inquinante della via consolare. Il piano prevede anche un incremento degli spazi commerciali all’intemo dell’hub che, sempre realizzati con tecnologìe leggere e posti a cornice dei rinnovati spazi pedonali, che puntano a rendere più viva e funzionale la nuova piazza. «Nel quartiere sono state raccolte ottomila firme dei residenti favorevoli a quest’iniziativa — conclude Tulli — perché sono consapevoli che questa trasformazione garantirà un maggiore controllo sociale eliminando la persistenza di ampie zone di degrado».

I lavori, previsti con tecnologia «a secco» in quanto gli elementi lignei di base saranno prodotti in officina e montati in loco, consentirà al terminal di mantenere efficienza e continuità di servizio. Adesso però la parola passa al Campidoglio.

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