Categorie: Economia urbana

Troppi incidenti stradali a Roma, Gualtieri presenta piano anti-black point

Via tutti i 70 punti pericolosi entro ottobre 2023. Ecco tutti gli interventi previsti

Pubblicato da

È allarme incidenti stradali nella Capitale, troppi negli ultimi anni a partire da quelli strazianti di Corso Francia che ha visto vittime giovanissime.
Il Campidoglio  così ai ripari e presenta un ‘piano black point’, approvato dalla Giunta.

“Un lavoro attento e di ricognizione di tutti i punti piu’ pericolosi, dove ci sono stati gli incidenti piu’ gravi negli ultimi anni a Roma, e una lista di 70 interventi finanziati con un accordo quadro che gradualmente ma rapidamente nei prossimi mesi verranno realizzati. Puntiamo ad eliminare tutti i back point piu’ pericolosi entro ottobre 2023”, ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presentando ieri il ‘piano black point’, insieme all’assessore ai Trasporti Eugenio Patane’, nella sala delle Bandiere in Campidoglio.

L’analisi si e’ basata su oltre 30mila incidenti avvenuti in dieci anni, dal 2009 al 2018. “E’ un intervento importante perche’ a Roma ci sono troppi incidenti. Il tema della sicurezza stradale per noi e’ una priorita’. I numeri degli incidenti sono molto alti a Roma, c’e’ stata una riduzione dovuta alla pandemia ma si sta ritornando ad una situazione pre Covid che per noi e’ una situazione inaccettabile”, ha detto il sindaco. Che ha anche preannunciato “un intervento senza precedenti di manutenzione delle strade” come si vedra’ a breve nel piano del Giubileo. Quanto al ‘piano black point’, migliaia sono le intersezioni stradali in cui si sono verificati incidenti nella nostra citta’, dal semplice tamponamento all’incidente mortale, secondo i dati di incidentalita’ raccolti dal centro di monitoraggio di Roma Servizi per la Mobilita’. In base ad alcuni parametri, a cominciare dal costo sociale dell’incidente, il numero di sinistri e il flusso di traffico nella zona sono stati progressivamente individuati 70 black points: snodi di traffico molto pericolosi in cui e’ necessario e urgente intervenire, che saranno completati tutti entro il 2023.

“L’obiettivo e’ di ridurre entro 3 anni del 20% i decessi ed i feriti gravi ed entro 10 anni del 50%”, ha sottolineato Patane’.

Tra i punti piu’ pericolosi non risulta Corso Francia, salito agli onori delle cronache nel 2019 per la morte di due ragazze Gaia e Camilla e di un ragazzo di 19 anni in moto, piu’ recentemente.

“Quello che e’ successo nei diversi incidenti che ci sono stati a Corso Francia e’ uno strazio che non ci fa dormire. Questo dolore pero’ non ci deve impedire di essere lucidi nell’azione amministrativa. Corso Francia non e’ considerato un black point, quello che e’ accaduto nei diversi sinistri ha delle motivazioni altre, va trattato in maniera diversa. Li’ dobbiamo agire in modo diverso”, ha spiegato Patane’.

La giunta capitolina ha approvato inoltre una delibera per un primo stanziamento di quattro milioni di euro da investire per la messa in sicurezza.

Vari gli interventi previsti a seconda dei casi e delle necessita’: migliore definizione delle traiettorie; controllo e riduzione della velocita’; riorganizzazione infrastrutturale leggera, come riprofilatura dei cigli e dei cordoli, messa in sicurezza di spazi e percorsi pedonali; riconfigurazione infrastrutturale pesante dell’intersezione con la realizzazione di sottopassi, rotatorie e rampe; revisione delle discipline di circolazione e impiego di soluzioni tecnologiche, ad esempio, per il controllo del passaggio col rosso o il rispetto dei limiti di velocita’.

E’ partito l’iter per la realizzazione dei primi due lotti per complessivi otto interventi su altrettante intersezioni stradali pericolose: diversi interventi riguardano punti e incroci lunga via Cristoforo Colombo e via Nomentana.

Pubblicato da
Tags: Mobilità