Per il primo maggio a Roma si prevedono il 90-94 per cento delle camere di albergo occupate. Lo rende noto Assoturismo Roma e Lazio, l’associazione sindacale del turismo di Roma e del Lazio che raggruppa tutta la filiera. “Per la festa del primo maggio i dati confermano il boom del 25 Aprile, andando oltre. Se per il 25 Aprile c’è stato una occupazione di camere pari all’85 per cento, per il prossimo weekend allungato arriviamo al 90-94 per cento – si legge nella nota di Assoturismo -. Tra il 29 e il primo maggio sono previsti quasi un milione di turisti nella capitale. Roma rimane una delle mete preferite dai turisti italiani durante i ponti. Anche per il turismo straniero Roma rimane la meta preferita tra le principali città europee, visitata per la maggiore da Tedeschi e Americani. Complice del boom di visite e soggiorni nelle città d’arte anche il fattore meteorologico, le temperature moderate e in media con la stagione non spingono verso il mare anche se lungo la costa del litorale laziale tornano a popolarsi le seconde case e un tutto esaurito nei ristoranti”.
“Quello che speravamo si sta avverando ovvero quello di vivere una stagione turistica proficua e soddisfacente per tutta la filiera. Roma si afferma come capitale della bellezza ma anche dell’enogastronomia sempre ricercata dai turisti. L’offerta e la qualità dei servizi turistici privati sta migliorando rispetto agli anni passati – dichiara Angelo Di Porto presidente Assoturismo Roma”. Poi ci sarà il concertone del primo maggio, anche questo aiuterà le strutture extralberghiere in particolar modo con il turismo giovanissimo, effetto del palinsesto musicale con i grandi successi del momento. Per la ristorazione, quella nella capitale non si parla di prenotazioni ma comunque fa registrare durante i ponti e le festività sempre il tutto esaurito, i turisti scelgono sempre più locali tipici e prodotti della tradizione del territorio. I piatti più gettonati la “cacio e pepe” e la “amatriciana” insieme al carciofo alla giudea.
Assoturismo Roma però rimarca il fatto che nonostante le belle notizie delle prenotazioni e del tutto esaurito c’è sempre il problema alberghi chiusi. Ad oggi dopo il covid rimangono chiusi ancora 300 alberghi e sono proprio questi a influire anche sul rialzo dei prezzi delle strutture aperte proprio per la mancanza di strutture. La media per due notti durante il ponte è di 600/700 euro in una struttura 3 stelle. Inoltre il problema del turismo organizzato che fa fatica a trovare hotel per la sistemazione dei gruppi senza segmentazione. E’ necessario mettere in condizione i privati di poter riaprire le strutture con aiuti e detassazioni per i primi anni. Poi non vanno dimenticati – spiega Assoturismo – gli annosi temi ventennali irrisolti ed incancreniti dell’accoglienza. Esempio classico il perimetro esterno della stazione Termini da riqualificare, i mezzi pubblici da potenziare e una regolamentazione seria dei taxi che durante le festività sono carenti e in genere i più cari d’Europa dopo Amsterdam, Londa e Stoccolma. Anche il problema della bigliettazione per il Colosseo non è da sottovalutare come Assoturismo in questi giorni ha sollevato. L’urgenza di riaprire una cassa fisica e la regolamentazione della vendita on line. Secondo il presidente Assoturismo Roma Di Porto “è importante fare sistema tra pubblico e privato altrimenti noi imprenditori da soli non ce la possiamo fare. Il tema dell’accoglienza e del decoro, come quello del traffico veicolare privato sono temi da risolvere subito visto che sono anni che se ne parla. Il fascino di Roma è unico e se riuscissimo a risolvere alcuni di questi problemi la città ne guadagnerebbe in numeri e quindi in pil”, conclude.