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Turismo: Toscana apripista in Italia con codice affitti

Scatta per locatari obbligo registrazione su piattaforma online

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Toscana apripista nella ‘rivoluzione’ degli affitti turistici. La Regione per prima in Italia introduce il ‘Codice affitti’ e da stamani ha attivato la la procedura telematica per la comunicazione al Comune delle locazioni turistiche, obbligo introdotto dal Testo unico del sistema turistico regionale (articolo 70 della legge regionale 86/2016).

Il sistema assegnerà un codice identificativo per ogni immobile dato in locazione che permetterà alle amministrazioni, come ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Stefano Ciuoffo, “di avere un quadro conoscitivo del fenomeno delle locazioni turistiche, utile ai fini statistici, ma anche per poter meglio calibrare le politiche sul territorio”. Dovrà ottemperare all’obbligo scattato oggi ogni proprietario che dia in locazione immobili interi o solo porzioni per finalità turistiche, sia che si tratti di affitti brevi o lunghi, su piattaforma web o tramite un’agenzia.

La comunicazione online deve essere fatta entro trenta giorni dalla stipula del primo contratto di locazione e riguarda ogni singolo alloggio dato in affitto: se un soggetto ha 2 immobili deve fare due segnalazioni anche se si tratta dello stesso Comune. Seguendo i passaggi della procedura telematica, il proprietario dovrà inserire alcune informazioni: il periodo durante il quale intende locare l’alloggio, il numero delle camere e dei posti letto disponibili; i siti web dove viene pubblicizzato e l’eventuale forma imprenditoriale di esercizio dell’attività. Decorrenza diversa dell’obbligo di comunicazione per chi dà in affitto alloggi turistici nel comune di Firenze: coloro che sono già registrati al servizio online ‘imposta di soggiorno del Comune di Firenze’ devono solo integrare la loro registrazione con alcuni dati a decorrere dal 1 maggio 2019.

Lo scatto in avanti della Regione Toscana è solo un primo passo per Assoturismo Confesercenti. Il presidente Vittorio Messina ha commentato: “Che ci sia qualche regione che voglia fare da apripista va bene, ma porteremo a casa il risultato quando il codice identificativo delle strutture turistiche sarà esteso a tutto il territorio nazionale”. Tema sul quale ieri era intervenuto anche il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, per il quale “l’obiettivo è arrivare alla sua approvazione entro l’estate”. Il codice identificativo è “una misura attesa” anche dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, perché utile ad “arginare la piaga dell’abusivismo che danneggia drammaticamente il comparto”.

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