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Zingaretti: ecco il nuovo Piano rifiuti, una rivoluzione

Non manca la polemica con Raggi. "Non serve discarica a Roma? sarò contento di essermi sbagliato, ma visti i trend non credo"

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“Una vera e propria rivoluzione nella gestione dei rifiuti“. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha definito il nuovo Piano Rifiuti del Lazio per il periodo 2019-2025, approvato dalla Giunta regionale e illustrato insieme con l’assessore regionale alle politiche abitative, urbanistica e ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani. Sviluppo dell’economia circolare, riequilibrio territoriale del fabbisogno impiantistico in ogni Ato provinciale, nuovo presidio industriale a Colleferro e raccolta differenziata al 70% nel Lazio entro il 2025, legalità e sostegno pubblico. Questi alcuni tra gli obiettivi principali del Piano, che, ha proseguito il Governatore “apre una stagione nuova all’insegna della collaborazione con tutti i comuni e con l’Area metropolitana di Roma”.

Il Piano vuole superare l’approccio dell’economia lineare in cui la produzione genera rifiuti che vanno trattati e smaltiti, per passare invece ad un’economia circolare che punta alla riduzione dei rifiuti e ad un recupero di materia, con politiche attive e investimenti.

Dall’introduzione della tariffa puntuale, secondo il principio “che meno si inquina e meno si paga”, ai contributi per la creazione di isole ecologiche e centri di compostaggio nei Comuni del Lazio, che negli ultimi sei anni hanno già ricevuto oltre 87 milioni di euro dalla Regione. Dalla riduzione degli imballaggi al contrasto del consumo della plastica monouso. Dalla promozione dei centri per il riuso alla realizzazione dell’innovativo compound industriale di Colleferro, dove verranno trattati gli scarti dei Tmb con processi di lavorazione a freddo, permettendo il recupero di materie prime secondarie, senza alcun impatto ambientale, che potranno essere rimesse sul mercato. Il nuovo Piano Rifiuti regionale, inoltre, punta al riequilibrio territoriale degli impianti e all’autosufficienza del Lazio nella chiusura del ciclo dei rifiuti. Sono previsti cinque Ambiti Territoriali Ottimali, uno per ogni provincia. Per garantire però un concreto e doveroso equilibrio impiantistico è necessario definire un sub-ambito di Roma Capitale, nel quale prevedere l’autosufficienza impiantistica per lo smaltimento. Sulla scorta della delibera regionale sulla Qualità dell’Aria, la Giunta ha già deciso la dismissione del termovalorizzatore di Colleferro, assegnando a LazioAmbiente la progettazione di un nuovo presidio industriale, in cui sarà possibile eseguire processi di lavorazione senza alcuna combustione per estrarre materie dai rifiuti in uscita dai Tmb.

Non manca la polemica con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sulla necessità di una discarica di servizio a Roma. “Magari ci sbagliamo noi, anche se non credo – ha detto Zingaretti – . Noi facciamo delle valutazioni, se  Roma raggiunge livelli di differenziata tali e una gestione dei rifiuti tali  per cui la discarica non servirà, io sarò contento di essermi sbagliato, ma io ho il dovere di dire che a trend e ritmi attuali e visto che che ogni 20 giorni devo cercare un presidente di Regione che prenda i rifiuti di Roma, noi abbiamo il dovere morale di indicare le soluzione più  congrua e cioè che una città  di più di 3 milioni di abitanti deve avere un sito dove far conferire non rifiuto, ma  materiale trattato che non è rifiuto”.

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