Ztl verde: anche il Municipio IV chiede modifiche, dal potenziamento del trasporto pubblico alla rimodulazione dell’area

Durante una seduta straordinaria del consiglio municipale sono state approvate due mozioni: una prima a firma del Partito democratico e degli altri gruppi di maggioranza, una seconda a firma del capogruppo di Fratelli d'Italia

Anche il Municipio Roma IV – che abbraccia le zone da Tiburtina a San Basilio – chiede interventi di mitigazione sui provvedimenti di limitazione alla circolazione per i veicoli più inquinanti nella Zona a traffico limitato della fascia verde (Ztl verde). Oggi, nel corso di una seduta straordinaria del consiglio municipale, presieduto da Flavio Borocci, sono state approvate due mozioni: una prima a firma del Partito democratico e degli altri gruppi di maggioranza, una seconda a firma del capogruppo di Fratelli d’Italia, Roberto Santoro. L’atto di maggioranza, a prima firma del capogruppo del Pd, Federico Proietti, impegna il presidente del Municipio Roma IV, Massimiliano Umberti, ad attivarsi presso il sindaco Roberto Gualtieri e gli altri organi competenti perché siano definiti una serie di punti.

Tra i punti elencati dalla maggioranza: il potenziamento del trasporto pubblico locale, principalmente da e verso le periferie; l’aumento dei veicoli in affitto di tutte le tipologie con una estensione delle aree di servizio anche nelle aree più periferiche; l’estensione dei bonus di abbonamento per il Tpl; l’aumento dei posti disponibili nei parcheggi di scambio. L’atto delle opposizioni, invece, in particolare, chiede una rimodulazione del perimetro della Ztl verde con un’attenzione a via delle Messi d’Oro, via Furio Cicogna, via Attilio Benigni, l’area di via Kant, via Vicovaro, via Zanardini, via Cortuso, ma anche della fermata della metropolitana di Santa Maria del Soccorso e altre vie limitrofe.

Alla seduta sono intervenuti l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patané, e l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi. L’Italia è stata già colpita da due sanzioni, a seguito di una procedura d’infrazione aperta dall’Unione europea, per lo sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria, una nel 2018 e una nel 2022. Una terza sentenza, su una procedura d’infrazione, è attesa per il 14 luglio. “Queste condanne comportano una sanzione amministrativa e pecuniaria che viene comminata al ministero dell’Economia e finanze che si rivale sulle regioni che ospitano i siti che sono stati oggetto dello sforamento: nel Lazio sono Roma e la Valle del Sacco”, ha spiegato l’assessore Patané. “A Roma il 60 per cento delle cause d’inquinamento dell’aria è legato alla mobilità urbana, mentre nella Valle del Sacco pesa la miriade di microimprese che hanno sforato i livelli di inquinanti, sopratutto nell’ambito della produzione manifatturiera”, ha aggiunto.

E sulla base degli inquinanti, per cui l’Italia è sottoposta a sanzione, quindi le polveri sottoli (Pm10) e il biossido d’azoto (No2) “la mobilità urbana incide al 63 per cento sulle Pm10 e al 59 per cento sulla No2″, ha spiegato l’assessora Alfonsi.”È stato scientificamente accertato che nelle zone più esposte a questi inquinanti la percentuale di mortalità, di malattie cardiovascolari e respiratorie è più alta che in altre zone”, ha chiarito l’assessora, ricordando che il provvedimento della Ztl verde è parte di un piano di rinnovo del sistema dei mezzi in circolazione, a partire da quelli di Atac e Ama, oltre che di un piano di riqualificazione energetica, con eliminazione delle caldaie, delle scuole e degli alloggi comunali.

La modifica alla proposta iniziale, avanzata dal Campidoglio, e per la quale si attende una risposta dalla Regione Lazio, prevede – tra le altre cose – una deroga per le auto Gpl con motore Bi-fuel, la circolazione dei veicoli Gpl mono-fuel era già consentita; l’introduzione di una serie di giornate in cui sarà consentita la circolazione a tutti, il meccanismo del “move-in” ovvero la possibilità, attraverso un apparecchio installato sull’auto, di poter circolare per un certo numero di chilometri nella fascia verde. Dovrebbero slittare, inoltre, da novembre 2023 a novembre 2024 le restrizioni previste per le auto Euro 4 a gasolio.

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