Canile Muratella: da qui non si muove nessun animale

"I cani se ne vanno solo se adottati"

“Per quanto riguarda l’eventuale trasferimento nelle strutture private dei cani che dovrebbe partire oggi, mi sembra ovvio che da qua non si muove un cane se non per le adozioni. Se qualcuno del Comune si presenterà per prendere un solo cane noi lo impediremo. Se prefettura e Anac decidono di intervenire e avere un problema di ordine pubblico, allora lo avranno”. Ad affermarlo è Simone Placido, un lavoratore del canile di Muratella, durante una conferenza stampa.

“Il Comune di Roma – spiega Simone ripercorrendo le tappe di questa vicenda – ha dato mandato per spostare i cani e la per la dismissione del servizio. Non sappiamo se sarà totale o parziale, da oggi al 31 gennaio il Comune si impegna in spostamenti in strutture private”.

Simone parla poi della condizione dei lavoratori dei canili comunali: “100 lavoratori di Muratella e Poverello verranno licenziati dal 29 gennaio”. I lavoratori condividono il parere di Anac contro la proroga dell’affidamento: “È giusto – continua – ma non è colpa dei lavoratori e non è colpa nostra se sono stati ritirati 4 bandi e non è colpa nostra se c’è stata Mafia Capitale”.  “Per i canili comunali si metta un commissario che li gestisca fino allo svolgimento di un bando regolare. Se Tronca decide che noi siamo un impedimento siamo pronti a uscire domani mattina per far venire un commissario”. A dirlo, durante una conferenza stampa convocata al canile di Muratella, è il presidente dell’associazione Avccp, Giuseppe Villirillo.

“Da oggi – spiega Villirillo – il Comune inizierà a sgomberare circa 600 cani e 50 gatti dai canili comunali di Murarella e Poverello per essere portati in canili privati, dove il Comune paga 5,20 euro al giorno per ogni animale”.

“Il canile di Muratella – continua – ogni anno adotta circa 1300 cani, li stabilizza e li dà alle famiglie romane: lo scorso hanno 1300 cani sono entrati qua e 1300 adottati”.

– “Vorremmo andare da Cantone per porre la questione dei canili comunali per ribadire quando abbiamo già affermato negli incontri precedenti: si tratta di una struttura pubblica fatta con denaro pubblico e ci si deve assumere la responsabilità di non interrompere un servizio pubblico”. A dirlo, durante la conferenza stampa convocata dai lavoratori del canile di Muratella, è la senatrice di Sinistra Italiana, Loredana De Petris.

“Non vorremmo – aggiunge – che l’uscita degli animali e il licenziamento dei lavoratori non li faccia mai tornare qua. Inoltre, il rischio è che questa operazione tolga gli animali da una struttura pubblica per metterli in una privata che avrà interesse a trattenerli i cani”.

Dello stesso avviso è Silvana De Nicolò, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle: “La posta in gioco è molto alta e dobbiamo trovare delle soluzioni insieme. I primi sassi importanti sono stati già lanciati ed è sensato andare a parlare con Cantone e Tronca”.

“Ci troviamo in una situazione singolare: gli obiettivi tra l’amministrazione e i lavoratori sono convergenti. Il problema è la fase di transizione: si deve assicurare la continuità del servizio”. Così Stefano Fassina, candidato sindaco a Roma per Sinistra Italiana, durante una conferenza stampa convocata dai lavoratori del canile di Muratella.

Secondo Fassina, si deve “andare a un incontro con Cantone e si deve dire che c’è la convinta volontà dei lavoratori di trovare una soluzione e assicurare la continuità del servizio”. Fassina promette di “attivare tutti i canali possibili, anche quelli parlamentari, ricordando la specificità del servizio e l’obiettivo condiviso da tutti della nuova gara”.

C.T. Fonte Omniroma

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