Il direttore generale di Ama Alessandro Filippi è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Roma Capitale, all’interno del programma di Paolo Cento “Ma che parlate a fa!?”, sulla questione dei cassonetti gialli per la raccolta degli indumenti usati. Filippi ha chiarito che “l’idea che possano essere utilizzati per beneficienza in realtà non è proprio la verità”. Il direttore generale di Ama ha spiegato che “l’indumento usato entra nel cassonetto giallo”, “finisce in impianti che lo rigenerano e viene reimmesso in un mercato”: “è un processo che ha le caratteristiche del ciclo industriale delle attività di recupero“. Filippi ha precisato che l’indumento usato “è produttore di ricavi”: “abbiamo sempre cercato di renderlo esplicito sui nostri cassonetti che non si trattasse di beneficienza”.

Per quanto riguarda la rimozione dei cassonetti gialli, il dg di Ama ha dichiarato che “l’abbiamo più volte imposto agli aggiudicatari degli appalti, che Ama ha revocato”: “se questi cassonetti non verranno tolti entro gli inizi di febbraio – ha aggiunto Filippi – provvederemo noi stessi a toglierli in danno alle imprese”. Entro primavera, secondo quanto affermato dal direttore generale, si partirà con la nuova raccolta degli indumenti usati: “ci saranno sempre delle postazioni”, ma “il cassonetto sarà di proprietà di Ama”; “Ama comprerà 1800 cassonetti”, non saranno gialli” per rappresentare una rottura cromatica con il passato. Filippi ha inoltre annunciato che “Ama metterà in gara l’attività di raccolta e l’affidamento del vestito all’impianto di trattamento”.

In merito alla raccolta differenziata a Roma, il dg di Ama ha dichiarato che “il risultato con cui arriviamo a fine 2015 è un risultato importante che ha toccato punte del 45%”: c’è stato inoltre un “incremento significativo delle utenze gestite e delle quantità raccolte”. “Abbiamo l’obiettivo – ha concluso Filippi – di chiudere il processo dell’intera città entro marzo 2016”.

C.T. (Fonte Omniroma)