A Ottobre moriva un ciclista: situazione immutata, pista tagliata a metà
Un incrocio a raso pericoloso tra la ciclabile e la strada, segnaletica assente e un incidente mortale. In una città efficiente basterebbe solo uno di questi tre elementi per attivare l’SOS su un’area che costituisce un pericolo per pedoni, ciclisti e automobili.
Siamo all’incrocio tra Vicolo Pian Due Torri e Lungotevere Magliana, a pochi metri dal fiume sulla pista ciclabile allargata e rinnovata nell’era Marino.
In quel punto – a ottobre 2016 – un ciclista moriva in seguito alla sbandata della propria bici, nel tentativo di schivare un camion dell’AMA che proveniva dal vicolo. Le condizioni pietose della pista sono state determinanti: i canneti bloccavano la visuale ed era completamente assente la segnaletica orizzontale e quella verticale. Da quel tragico giorno di ottobre sono passati quattro mesi ma la situazione non è cambiata.
Nelle foto realizzate da Radiocolonna si può vedere la pericolosità dell’incrocio, con la pista che si tuffa sulla strada senza nessun tipo di protezione.
Oggi i lavori bloccano simbolicamente la pista, costringendo i ciclisti ad attraversare il punto maledetto senza l’ausilio di alcun tipo di segnaletica.
Non c’è nulla che inviti le autovetture alla prudenza e manca qualunque soluzione – anche provvisoria – che limiti il rischio per i ciclisti. Anche dopo il dramma di ottobre.
Come ricordo dell’accaduto c’è solo una bici bianca commemorativa. I lavori per la messa in sicurezza possono attendere.