Potrebbe iniziare da lunedì prossimo il piano di riduzione controllata delle pressioni d’acqua in orario notturno a Roma, in 90 zone della cittá. Il programma, preannunciato a fronte della forte crisi idrica, contiene in sé il rischio che l’approvvigionamento idrico possa venire a mancare dalle 23:30 alle 5 circa ai piani alti dei palazzi romani.
La necessitá di ridurre la pressione d’acqua dipenderá da un lato dal rientro in massa dei romani dalla pausa estiva e dall’altro da eventuali piogge che potrebbero scongiurare la misura. In ogni caso, a tutela soprattutto dell’operativitá degli ospedali, Acea sta per mettere precauzionalmente in campo
un sistema di autobotti in cittá.
Intanto il Codacons interviene contro ilprovvedimento, defininendolo “abnorme e assurdo”, annunciato daAcea per far fronte alla crisi idrica a Roma.
In questo senso, lo stesso Codacons con una nota fa sapere che”depositerà nelle prossime ore un esposto-diffida all’Acea,all’Antitrust, all’Autorità per l’Energia e alla Procura della Repubblica per abuso di atti di ufficio e violenza privata, diffidando l’Acea a non sospendere l’erogazione dell’acqua a Roma prima di aver recuperato (o deliberato di non distribuire) dividendi per il 2017 agli azionisti della società e prima di aver impiegato queste risorse economiche per la riparazione della rete idrica”.
Inoltre, l’Associazione “diffida l’azienda a non attuare la diminuzione di pressione dell’acqua: gli inquilini dei piani alti, in questo caso, risulterebbero assurdamente svantaggiati e si andrebbe a creare una disparità di trattamento inaccettabile.
Se proprio fosse necessaria una riduzione della pressione dell’acqua, la diminuzione deve avvenire – per poche ore – di notte, in modo uguale per tutti”.
“Ancora, con l’atto citato – conclude il comunicato – si diffidano Acea e l’Autorità per l’Energia a modificare temporaneamente le tariffe agevolate degli elettrodomestici, ‘spostandole’ per i cittadini romani dalla notte al giorno”.