È ancora allarme istamina nel tonno, nuovi intossicati

Continua l'allerta per il tonno bluastro. Negli ultimi giorni sono state decine i casi di intossicazione alimentare causata dall’eccesso di istamina in tranci di tonno a pinne gialle decongelato importato dalla Spagna.

Attenti al tonno. Nel nostro Paese si registrano i primi casi di intossicazione alimentare causata dall’eccesso di istamina in tranci di tonno a pinne gialle decongelato importato dalla Spagna. Sono una decina quelli a Vicenza, dopo altri segnalati in Puglia, Basilicata, Lazio e Veneto. Le autorità sanitarie della città vicentina chiedono ai cittadini di fare molta attenzione alla sua colorazione prima di mangiarlo, se infatti ha una lieve colorazione bluastra, anche solo cucinarlo è rischioso.

Nel pesce, la formazione di istamina è solo in minima parte riconducibile a fenomeni conseguenti alla morte dell’animale. Piuttosto, è da ricondursi alla proliferazione di germi batteri Gram negativi che hanno contaminato le carni.

Cos’é l’istamina? È una sostanza che si trova praticamente in tutti gli organismi vegetali o animali e agisce da mediatore chimico in alcune reazioni del nostro corpo che contiene questa sostanza soprattutto nelle cellule che si occupano delle risposte allergiche. Il nostro organismo, infatti, la produce in particolare come risposta ad un allergene. Serve quindi a mettere in allerta il corpo che è presente qualcosa di estraneo e dunque potenzialmente pericoloso. Lo sviluppo di istamina può essere causato dalla scarsa igiene nella manipolazione degli alimenti e, soprattutto, da una cattiva conservazione del pesce, come una temperatura elevata per periodi di tempo prolungati. Inoltre questa sostanza resiste al calore e quindi la cottura dei cibi non ne annulla la pericolosità.

Effetti. La sostanza tossica può portare alla sindrome sgombroide, una specie di allergia che si manifesta con arrossamenti della pelle, prurito, orticaria, irritazione alla gola, disturbi respiratori, mal di testa, difficoltà a deglutire, crampi allo stomaco, nausea, vomito e diarrea. In molti casi la sintomatologia tende a risolversi in maniera spontanea.

La prima allerta risale al 12 maggio 2017, quando il Ministero della salute spagnolo AECOSAN (Agencia Española de Consumo Seguridad Alimentaria y Nutrición) dirama un comunicato, ripreso sul sito del Ministero italiano, che focalizza l’attenzione sul rischio da intossicazione alimentare legato al consumo di tonno fresco con alti livelli di istamina. Questo focolaio di sindrome sgombroide in Spagna avrebbe già colpito 405 persone. Intanto in Europa continuano i ritiri di pesce…

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