Ericsson, licenziati 200 lavoratori: sit-in di protesta

Una nuova azienda pronta ad abbandonare la Capitale. La CGIL ha organizzato un sit-in di protesta

“Venerdì sera la Ericsson ha fatto recapitare ai lavoratori circa 200 lettere di licenziamento. Semplicemente una vergogna”. Così, in una nota, della Cgil Roma.
“Riccardo Saccone, segretario generale della Slc Cgil di Roma e del Lazio, ha indetto stamattina un presidio davanti alla sede dell’azienda”.

 

“Una vergogna per il settore delle telecomunicazioni – dichiara Saccone nella nota – che da dicembre a oggi sta registrando licenziamenti massivi, segno di un inquietante cambio di strategia delle aziende di un settore che, pur fra mille difficoltà, si distingue ancora per fatturati e ricavi di tutto rispetto. Ma soprattutto una vergogna per il governo di questo paese che, ancora una volta, ha dimostrato di non essere in grado di fermare processi di ristrutturazione violenti messi in atto da aziende multinazionali che scaricano a turno sulle proprie filiali il peso delle loro incapacità .

 

Un governo che, al di là dei proclami da cinegiornale Luce, non ha saputo fare altro che destrutturare la legislazione giuslavorista del paese senza predisporre alcun serio piano di sviluppo. Questa vicenda infatti è anche frutto della totale assenza di guida e di idee sullo sviluppo delle reti di comunicazione irtaliane. Sono anni ormai che manca una vera regia in un settore strategico come questo e quanto avvenuto venerdì in Ericsson non è che una prova di tutto ciò .

 

Un altro brutto colpo anche per il tessuto produttivo di Roma e del Lazio che vede svanire ulteriori alte professionalità. Tutto questo è intollerabile.
Nelle prossime ore occorrerà valutare con grande attenzione quali risposte dare a Ericsson e all’intero comparto delle telecomunicazioni che vede il contratto di lavoro bloccato da tre anni e centinaia di licenziamenti collettivi. Se questo deve essere uno dei settori del futuro c’è davvero poco da stare allegri”.

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