Giubileo: Ruberti in Campidoglio ridarà slancio alla Capitale

L’ex Capo Gabinetto è ora a Capo della segretaria del sindaco con un ruolo strategico per sveltire i lavori e i preparativi nella Capitale. Per contro il turn over di Capo Gabinetto al ministero della cultura è un insulto al patrimonio artistico romano.

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Il sindaco di Roma. Roberto Gualtieri, è tornato a mettersi accanto Albino Ruberti, già suo Capo Gabinetto, e ora come Capo della segreteria. Allontanato per una faccenda personale, la determinazione di Ruberti, noto per i modi , ma di indubbie capacità organizzative, è mancata nell’azione del sindaco, nonostante gli sforzi personali per preparare adeguatamente Roma all’appuntamento con il Giubileo. 

I ritardi nei cantieri, che tutt’ora tengono in smacco la circolazione della città e alimentano proteste in molti Municipi, aspettano Ruberti al varco. Infatti dietro al sindaco e alla sua giunta quello che conta davvero è l’apparato burocratico, ossia il personale a tutti i livelli del Campidoglio, dal quale dipende realmente ogni attività e quindi anche la soluzione dei problemi della mobilità e della sicurezza della Capitale. 

Tuttavia le ultime vicende legate ai ministri della cultura, Gennaro Sangiuliano prima, Alessandro Giuli poi, e ai rispettivi capo Gabinetto, che si sono dimessi, di fronte all’eccezionale afflusso turistico  previsto con il  Giubileo,  sono un insulto al patrimonio artistico della Capitale.    

Queste vicende se non hanno ancora eroso il consenso record della premier Giorgia Meloni, sono comunque indice di tribolazioni che interessano la prima e seconda linea dell’apparato dirigenziale del suo partito. Da un lato ministri che non si dimostrano all’altezza dell’istituzione che rappresentano, lasciandosi plagiare, dimenticando i conflitti d’interesse o comportandosi da decisionisti inopportuni. Dall’altro un vuoto pneumatico delle retroguardie, come fossero solo in attesa dei loro disastri.

Il doppio disarcionamento del ‘’Capo di Gabinetto’’ non è ininfluente col funzionamento del dicastero della cultura in un periodo particolarmente delicato. A queste figure ‘’tecniche’’ spetta coordinare l’attività degli uffici di diretta collaborazione con il ministro e soprattutto trattare con la burocrazia interna, che è poi quella che provvede al funzionamento del dicastero e alla stesura dei dispositivi legislativi o altri provvedimenti,  ai quali il ministro appone la sua firma. 

Avere con sé l’uomo giusto per questo compito è fondamentale, quanto toglierglielo a chi si vuol fare del male.  

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