Il mare del Lazio, 2 punti di costa su 3 molto inquinati

Pubblicato il rapporto di Goletta Verde, critici i punti vicino ai fiumi

Trovare un tratto di mare balneabile nel Lazio non è per niente facile, come non è facile trovare una spiaggia pulita. Goletta Verde di Legambiente ha “pattugliato” oltre 361 chilometri di costa laziale e su 23 punti monitorati ne ha trovati 16 in cui l’inquinamento è oltre i limiti consentiti dalla legge.

 

Dei 16 segnalati dai prelievi di Goletta, 13 risultano fortemente inquinati e 3 inquinati Si tratta di porzioni di costa di questi comuni: Montalto di Castro, Lido di Tarquinia,  Ladispoli, Marina di Cerveteri, Marina di San Nicola, Fregene, Ostia, Ardea, Nettuno, Terracina-San Vito. Parliamo di tratti di costa in corrispondenza di fiumi o torrenti. Evidentemente questi corsi d’acqua risentono di scarichi abusivi o di una cattiva depurazione. Si può stare sicuri invece a Pescia Romana, Sabaudia, a Terracina sotto il Tempio di Giove Anxur, a Fondi in località Sant’Anastasia e Minturno-Scauri. Il dettaglio può essere visionabile sul sito di Legambiente.

 

Secondo Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio , “se è vero che il monitoraggio puntuale di Goletta Verde non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, restituisce un’istantanea che deve mettere in moto le amministrazioni locali nel rintracciare le cause dell’inquinamento per combatterle, anche al fine di migliorare la qualità delle acque già in questa stagione. Siamo all’inizio dell’estate e con le settimane aumenterà il carico antropico sulle coste e con esso il peso dei reflui da depurare. Noi saremo a disposizione di quei sindaci che, senza nascondere o negare il problema, vorranno agire difendendo la salute e lo sviluppo della blu economy in chiave sostenibile per il rilancio del mare del Lazio. Alla Regione chiediamo di assumere il compito determinate nel approntare velocemente il nuovo piano di tutela delle acque per organizzare al meglio la depurazione”. 

 

Resta molto da fare anche sul fronte dell’informazione ai bagnanti. “Così come in altre regioni, anche nel Lazio la cartellonistica in spiaggia è ancora troppo scarsa, nonostante da due anni sia scattato l’obbligo per i Comuni di apporre pannelli informativi – dichiara Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde -. Nel caso del Lazio sedici dei punti monitorati non sono campionati dalle autorità competenti e solo in sei casi abbiamo trovato cartelli di divieto di balneazione. I cittadini non possono essere lasciati soli, privi di indicazioni e di strumenti utili per sapere dove poter fare il bagno o no”. 

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