Inizio scuola, in arrivo nuova stangata famiglie romane

Federconsumatori Lazio: famiglie spenderanno in media 518 euro. Ad aumentare i diari e gli zaini. Particolarmente gravosi i libri di testo. Il centro storico di Roma (municipi I-II) presenta dei rincari con una media superiore del 20% alla media nazionale

Si fa sempre più vicino il rientro sui banchi di scuola. E i costi di libri, astucci, diari e in generale di tutto l’occorrente per il ritorno dei ragazzi sui banchi di scuola rappresentano una notevole voce di spesa eh di anno in anno invece di diminuire aumenta, soprattutto nella Capitale.

Come ogni anno l’Osservatorio Federconsumatori Lazio – in collaborazione con l’OFR Lazio (Osservatorio Federconsumatori Regionale Lazio) ha monitorato i costi del materiale scolastico, registrando un aumento rispetto al 2016. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) per le famiglie del Lazio sará pari a 518 euro. Ad aumentare maggiormente sono i diari e gli zaini. Particolarmente gravosi, afferma Federconsumatori, risultano i costi per i libri di testo.

“Quanto emerge dalla nostra indagine – spiega l’associazione – è una sostanziale uguaglianza con la media nazionale: ci troviamo infatti con una spesa media per figlio a famiglia pari a circa 518,00 euro per il corredo scolastico e per circa 460 euro per libri e dizionari. Dobbiamo sottolineare però alcune differenze importanti tipiche della nostra regione. Roma, infatti, per la sua particolare caratteristica di città metropolitana più grande d’Italia si differenzia sensibilmente nel suo territorio per costi e scontistica di vario genere”. Lo comunica Stefano Monticelli Presidente di Federconsumatori Lazio.

“La provincia di Rieti, ad un anno dal terribile terremoto, – prosegue la nota – mostra segnali di ripresa anche per questo settore ma le spese per il corredo scolastico sono ridotte al minimo con una media molto al di sotto di quella nazionale con circa 100,00 euro in meno a famiglia. Viterbo, al contrario, è la provincia che spende di più nel Lazio con picchi, nel centro storico e nella ‘bene’ di 550 euro a famiglia. Latina e Frosinone, invece, rimangono molto al di sotto della media nazionale con € 493 per Latina e 487 per Frosinone”.

Qui di seguito il dettaglio dei costi per Roma che si caratterizzano per queste peculiarità: il centro storico di Roma (municipi I-II) presenta dei rincari con una media superiore del 20% rispetto alla media nazionale causato soprattutto dall’impossibilità di poter usufruire di centri commerciali o negozi di forniture generiche che diano la possibilità di fare acquisti a basto costo. In questi due municipi, invece, si avrà maggiore possibilità di poter acquistare materiale di alto valore artigianale e di alta qualità con più facilità che nel resto della capitale d’Italia. Al contrario la periferia di Roma, per chi voglia risparmiare, offre frequenti possibilità di scendere anche oltre il 15 percento rispetto alla media nazionale. La provincia, vastissima, di Roma capitale si presenta a ‘macchia di leopardo’: zone come i Castelli Romani si attestano nella media nazionale mentre l’area di Roma est rimane al di sotto della media con una spesa a famiglia pari a circa 495 euro.

“Sottolineiamo – prosegue Stefano Monticelli – dando rilevanza al fatto che Roma è anche la capitale dell’e-commerce e che attraverso questo canale è possibile arrivare a spendere anche il 30-40% in meno rispetto ai costi che si vanno ad affrontare nei negozi tradizionali; inoltre a Roma è fiorente e ben strutturata la rete dell’usato e dello scambio con la quale è possibile trovare oggetti di ottimo stato e/o particolari, anche fuori dal commercio di massa. Vogliamo, infine, porre l’attenzione al materiale didattico per bambini e ragazzi con lievi difficoltà o semplicemente con particolari esigenze (mancinismo, lievi dislalie, dsa, adhd in via di certificazione o non certificabili perché border line o di lievissima entità). Spesso i genitori di questi bambini/ragazzi si trovano a dover gestire queste particolari esigenze senza poter usufruire di aiuti economici provenienti dallo stato (questo per i più svariati motivi), ma sanno anche di dover fornire al proprio figlio un corredo scolastico consono alle loro esigenze senza il quale per i loro ragazzi sarà difficile seguire al meglio le lezioni a scuola”.

Questo particolare corredo ha dei costi spesso molto alti (da dover affrontare anche più volte l’anno o addirittura mensilmente) che esulano dal normale fabbisogno scolastico e spesso si trova soltanto in negozi specializzati. La media mensile di questi varia da un minimo di € 150,00 ad un massimo di € 300,00.

“Famiglie con bambini e ragazzi che hanno bisogni speciali, ma che non possono usufruire di sovvenzioni pubbliche – sottolinea e conclude Stefano Monticelli – spesso hanno un carico economico ben maggiore costituito da altre voci come, solo per citare la più comune, le lezioni logopediche che hanno una media a seduta di € 35,00 – € 80,00 e che spesso hanno una frequenza di due volte a settimana. Se sommiamo tutto il carico arriviamo ad un esborso mensile pari ad € 290,00 fino a oltre i 650,00 euro!”.

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